N O T I Z I E
STAMPATO IN PROPRIO PER DIFFUSIONE INTERNA
numero 22
Anno XXIII
OTT 2000
IL MODELLISMO INCONTRA LA SCUOLA
Fiumicino 6-8 ottobre 2000
Nell'ambito delle celebrazioni per l'ottavo anniversario della nascita del Comune di Fiumicino l'AMIREL, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune, organizza per i giorni 6-8 ottobre una mostra di modellismo (presso la scuola media Porto romano - V. Bignami 26) dal titolo "Il modellismo incontra la scuola".
Comune di Fiumicino |
Saranno presentate opere (tutte le categorie) dei soci e della Scuola di modellismo della Città dei Ragazzi di Roma; la partecipazione è aperta anche ai simpatizzanti. Gli interessati sono pregati di rivolgersi in sede (martedi e venerdi 16-18) per maggiori informazioni e dettagli.
Un grazie particolare della redazione all'amico Francesco Lombardi che ha trascorso tutta l'estate a stabilire i contatti tra l'AMIREL e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Fiumicino, rendendo possibile il concretizzarsi di questa iniziativa.
RADIOCOMANDI
(a cura della Redazione)
Nel sito internet ECOMODEL ho trovato l'articolo che segue e che riporto integralmente a vantaggio di chi non usa la rete.
Solo i commenti sono miei, e me ne assumo tutte le responsabilità.
ARTICOLO
Era nostra intenzione non creare inutili allarmismi e ci eravamo limitati a riferire quali sono le frequenze ufficialmente accettate in Italia (vedi articolo) e cosa dice la legge in materia di normative riguardanti i radiocomandi (vedi articolo).
Poi è successo il fattaccio al Radio Model Show ed allora, se vogliamo tentare di evitare che succedano ancora simili situazioni, sarà meglio parlarne.
Ma, andiamo per ordine: domenica 11 ad Ozzano, quasi sul finire della manifestazione, assistiamo ad un blitz della Polizia Postale (non so esattamente come si chiamano) che blocca tutto e sequestra tre radiocomandi privati ed un po' di robetta (servocomandi, caricabatterie, etc) che era in vendita.
Sembra che la multa per il radicomando illegale sia di 4 milioni e che, per la vendita di materiale non a norme CE, di circa il doppio.
Tutto qui: sappiamo che certo materiale deve essere a norme CE e che per usare un radiocomando dobbiamo farne denuncia alle Poste ed adoperare una frequenza omologata.
Fino ad ora ce ne siamo fregati ed è arrivato il giorno che abbiamo pagato lo scotto.
Sentirete un sacco di discorsi, anche i più strani, ma sappiate che le cose stanno così e solo così: dobbiamo acquistare soltanto materiali legali e quindi marcati CE ed usare le frequenze che in Italia sono accettate. Nel dubbio, come già abbiamo scritto, ... astenersi!
Mi direte che le frequenze sono pochissime e si farà una gran fatica a fare una competizione se non "a cronometro".
E' vero. Mi direte che, al momento e sino a che non si sarà verificato esattamente che piega vorrà prendere il Governo rispetto alla normativa europea (è in soluzione a giorni), sarà meglio usare grande prudenza.
E' vero, mi direte infine che queste nostre associazioni, questi nostri fabbricanti, questi nostri distributori e, perchè no, questi nostri negozi, si sono comportati come il più grebbano dei grebbani (fatevi spiegare il significato, peraltro intuibile) da un genovese.
Anche questo è vero, anzi, verissimo.
Per il momento tenete buono quel che vi ho appena detto, ma seguiteci costantemente perchè vi terremo informatissimi sui particolari che, credetemi, sono incredibilmente gustosi ... o tragici?
Commenti:
Insomma se guidiamo un’automobile senza patente la multa è di £ 300'000, se guidiamo un modellino senza patente (radiocomando omologato) la multa è di £ 4'000'000 !!!!!!
A voi le conclusioni
A proposito, la Polizia Postale ha fatto un blitz anche nella nostra sede, ma non sapendo quali sono i nostri orari, non ha trovato nessuno.
Informatevi prima .... informatevi!
Campionati europei di modellismo - Bruxelles
(a cura della Redazione)
Apprendiamo che l'amico Giuseppe Tombolesi di Jesi, già nostro ospite nella mostra al Traiano Palace di Fiumicino dello scorso anno con la Royale Caroline (v. Notiziario n°17), ha stra....vinto il primo premio ai recenti Campionati Europei svoltisi a Bruxelles con 99 punti, presentando proprio quel modello.
All'amico Giuseppe i più vivi rallegramenti dell'AMIREL.
Ci auguriamo di averlo di nuovo ospite in qualcuna delle nostre manifestazioni.
Qui sotto la foto della polena della Royal Caroline che Tombolesi ci ha mostrato a Fiumicino.
ANGELITA 2°: un modello nato maluccio ......
(
Alberto Zanardi)ANTEFATTO
Nel 1996 avevo da poco smesso di lavorare ed avevo voglia solo di rifarmi un poco dalla ruggine accumulata sui pollici dopo troppi anni di quasi completa inattività. In effetti costruii un modello che, secondo quello che pensavo, doveva essere il classico "tuttofare". Ve lo presento in breve: 200 cm di ap. alare con 20 cm di corda costante, profilo NACA 6409 leggermente flappato, doppio diedro con ampia parte centrale piana, timone di profondità con profilo piano convesso di medio spessore e superficie = 1/5 dell’ala, fusoliera lunga, apparato radio rigorosamente economico (Futaba 2ch in AM, servi standard). Il tutto, una volta centrato, era venuto a pesare 1150 g. con un carico alare di 22 g/dmq.
PRIMI VOLI
Per centrarlo già adottavo la fionda costituita da 16 m. di elastico 6x6 (provenienza Fulcro) con 35 m. di cavetto da 1,7 mm. (filo a piombo nylon trecciato). Fu piuttosto facile da centrare forse anche perchè avevo adottato per il profondità la soluzione "tutto mobile" per cui l’incidenza alare veniva fuori un po’ da sola! La planata, ahimè, malgrado vari aggiustamenti di centraggio, rimaneva decisamente modestina probabilmente anche perché avevo costruito tutto piuttosto robusto e quindi pesante soprattutto in coda, per cui avevo dovuto aggiungere una zavorra di piombo sul muso superiore a 100 g., oltre a batterie, rx e servi! Quello che aveva dimostrato subito di possedere era una notevole docilità ai comandi pur mantenendo una buona stabilità intrinseca e con stalli dolci e controllati, forse pure per merito delle winglets divergenti e curvate verso il basso applicate sulle estremità alari frutto anche di alcune chiaccherate con il bravo Mario Rocca.
PRIMI PENDII
A questo punto, dato che poco potevo spremere riguardo le "performances", pensai di provarlo in pendio. Ho iniziato vicino a casa sui dossi che si incontrano lungo la strada che va da Furbara al Sasso (s.s. 1 Aurelia) all’altezza dell’ex "Zoo Rama", a volte aiutato da una piccola fiondata (identico elastico 6x6 ma con solo 10 m. dello stesso cavetto) in quanto con la normale brezza estiva e con rilievi così modesti è difficile avere una dinamica accettabile a contatto del suolo. In quel luogo spesso la debole dinamica era rinforzata da buone termiche che si staccavano dai campi antistanti da poco mietuti, il modello ha dimostrato di trovarsi a suo agio anche in atmosfera turbolenta e con spazi di manovra forzatamente limitati in atterraggio (case vicine, strada trafficata, linee elettriche, ecc.). Naturalmente il rovescio della medaglia è che con un semplice ed economico "due assi" è rischioso volare in zone ove alettoni, flaps e diruttori sono raccomandabili.
Praticamente la velocità non eccessiva, la buona robustezza e la stabilità naturale permettevano di sfruttare bene le tipiche situazioni estive della zona. Naturalmente anche i miei pollici miglioravano tanto che facilmente facevo voli da 10/20 minuti spesso lanciando semplicemente a mano da solo!.
PENDII ... SUCCESSIVI (sempre italiani però…!)
Come si sa "l’appetito vien mangiando……" per cui sono passato a pendii decisamente più impegnativi: sopra Trevignano e al Tuscolo. Il primo è ben noto per il patema d’animo che accompagna sempre chi vola in quanto si pilota sull’orlo del cratere il cui pendio è di fatto impraticabile e scosceso per cui…….tutto deve funzionare pena la perdita irreparabile del nostro tesoro!. Il Tuscolo invece per certi versi è più impegnativo (maggior quota, maggior velocità del vento, turbolenze improvvise e difficoltà di atterraggio), per altri (generale stabilità della "pompa") si presta a volare per ore … fino a totale snervamento…del pilota!!!. Ricordo che l’altr’anno con Aldo Cannarsa passammo lì un intero pomeriggio ed io feci solo tre voli (2h 20’ – 40’ – 1h 45’!!!) poi lasciai perdere perché batterie, stanchezza e tramonto incombente mi consigliarono …. per il meglio!!. Sempre con Aldo al Colle S.Marco (sopra Ascoli P.) ho volato così alto da rischiare di perderlo di vista entro la base dei cumuli sovrastanti!
IL MODELLO
@ ala in 6 parti (3 a 3) senza longherone (b. entrata in balsa pieno sagomato fino al 30% della corda, b. uscita spesso e leggermente flappato), rivestimento in seta e collante… "anti – rovo", il tutto fissato con spinotti di C. ed elastici anti urto!.
@ fusoliera anteriormente in box di balsa ricoperto in seta e posteriormente, dopo l’ala, con inseriti tre tubi di C. diam. 5mm. a triangolo invertito e ricoperto in seta.
@ profondità rettangolare tutto balsa con leggero V per non urtare il terreno, rivestito in modelspan e comandato, tramite bowden, con perno e bielletta finale.
@ direzionale, contenente il supporto per lo spinotto del profondità, in balsa scatolato, parte mobile comandata con fili d’acciaio plastificato da pesca.
P. S. di questo modello (che ha ormai decine di ore-volo al suo attivo), oggi un po’ acciaccato e rattoppato ma volante, sto rifacendo l’ala con un pizzico di apertura in più (225 cm.) e con i longheroni affioranti in C., stesso profilo ma non flappato in modo da ottenere una migliore planata senza diminuire la velocità sulla traiettoria, seppure con un peso leggermente minore dalle prime prove risulta effettivamente una planata più tesa ma sotto traino spesso si manifesta il flutter sulle ali, per cui l’altezza raggiunta non è soddisfacente,presto vedremo in pendio anche se lì, pur non dovendolo trainare, mi preoccupano un poco le affondate che spesso si devono fare per portarsi più avanti al vento quando questo rinforza.
Chi fosse interessato alle misure di dettaglio o alla tecnica di costruzione, mi contatti!.
RASSEGNA STAMPA
(a cura della Redazione)
Notiziario della Marina - aprile2000
anche la Marina Militare ha annunciato, con largo anticipo, il Giubileo del mare.
Il Messaggero 6 lug 2000
I pro-pro-pro-nipoti dei famosi ammutinati continuano a far parlare di loro il mondo.
Notiziario della Marina - Aprile 2000
dedica due pagine a tre realizzazioni di un nostro collega modellista M. Bressan di Mestre (VE), Lupo F564, Minerva C42, Minerva F551. Osservando le foto non possiamo che congratularci con il realizzatore, augurandoci di poter vedere da vicino questi modelli.
LA ROCCA DI OSTIA - 3° parte
(M. Parasassi)
Questo articolo si può leggere, completo, nel sito a lui dedicato
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