LECHALAS battello fluviale francese

[Francesca]

Dopo aver superato l'ostacolo della verniciatura del tubo cromato che funge da fumaiolo e aver dato una spruzzata finale di trasparente mat, ho applicato quattro oblò con flangia sui fianchi della sala macchine.

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. Il logo che si vede sulla destra e che farò riprodurre in pvc adesivo da applicare sul fumaiolo, è il frutto di un lavoretto fatto con Photoshop: l'antico logo della società proprietaria del battello, la "Pont et Chaussée", rappresentato con una P e una C unite nel mezzo da un'ancora, era stato realizzato da un modellista francese in lamierino d'ottone:

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A questo punto, con Photoshop, ho selezionato solo la scritta e trasferita su un nuovo file con il fondo trasparente. Dopo di che, sempre con tutta la scritta selezionata, ho preso un pennellone gigante (si parla sempre di Photoshop) e colorato di rosso tutto l'interno. Ho anche ridimensionato il file nella misura giusta per il mio fumaiolo.

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Ho incollato il fumaiolo con acciaio rapido su una base quadrata in compensato da 3 mm. verniciata di nero opaco, applicato nella parte posteriore due micro cerniere di ottone e in quella anteriore due fermi composti da filo d'ottone da 1,5 mm.con saldato all'estremità superiore un anellino schiacciato.

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In questo modo, il mio Lechalas, quando dovrà passare sotto ai ponti, farà come quello vero:abbatterà il fumaiolo

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[etabeta]

Waaauuu! stai andando veramente alla grande! ti seguo con molto interesse e curiosità di cosa riesci ad inventarti di nuovo ogni volta!

[Francesca]

Waaauuu! stai andando veramente alla grande! ti seguo con molto interesse e curiosità di cosa riesci ad inventarti di nuovo ogni volta!

[Calafuria]

Ciao Franci. ..un po' mi rivedo nel lavoro che tu stai facendo, a volte preferivo cambiare lavoro e creare qualche altro particolare invece di restare fossilizzato sempre sulla stessa cosa......hai quasi finito la parte del fumaiolo quando sullo scafo c'è tantissimo lavoro da fare. Anche io avevo già completato la cabina di pilotaggio mentre invece lo scafo era rimasto anni luce di lavoro indietro. Cmq sia, vai alla grande ed il tuo lavoro mi soddisfa come sempre. Per me sei una scommessa vinta in partenza. ......mi piace vincere facileeeeeeeeeee

[Francesca]

Qualche passetto avanti.
Ho iniziato a rivestire il ponte. Prima, però, ho dato una passata di colore acrilico nero all'acqua a pennello per mettere meglio in risalto le fughe delle tavole. L'idea, per la verità, me l'ha data Alberto nel suo passo-passo dell'Andrea Doria.

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Viste le foto del battello originale, ho notato che le tavole del ponte sono piuttosto strette, così ho deciso di utilizzare dei listelli di noce dello spessore 0,5 mm. x 3 mm.

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Tra un listello e l'altro, ho passato la punta di una matita morbida per simulare la calafatura.

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Mentre andavo avanti con questo lavoro, ho acquisito il logo per il fumaiolo, sul quale avevo lavorato prima con Photoshop ma, che andava vettorializzato oltre che realizzato in pratica: lavoretto che mi ha fatto il mio centro copie con grandissima mia soddisfazione

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E questa è la foto del battello vero

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Mi sembra che il logo vada davvero bene!
Alla prossima

[alimurimeta]

Ciao Francesca, mi piace il logo, anche se mi pare sia un pelo più grande rispertto al vero. Hai risolto con ingegno il problema della sua realizzazione.
Saluti

[etabeta]

Bravissima Francesca; se proprio devo fare un piccola osservazione, confrontando il tuo modello con la foto di quello vero, io ho notato anche queste piccole differenze tra modello e battello:
- diverso orientamento delle maniche a vento
- piccole differenze nella forma del fumaiolo e sua colorazione
- differente tonalità di rosso del colore del logo e delle righe nel fumaiolo
- due oblò invece di uno solo

D'altronde tu ti sei attenuta al disegno che avevi.

Considera la mie osservazioni come dimostrazione che stai facendo un lavoro di grande perfezione e quindi è d'uopo andare a cercare il pelo nell'uovo; altrimenti che ci stiamo a fare!

[Francesca]

Bravissima Francesca; se proprio devo fare un piccola osservazione, confrontando il tuo modello con la foto di quello vero, io ho notato anche queste piccole differenze tra modello e battello:
- diverso orientamento delle maniche a vento
- piccole differenze nella forma del fumaiolo e sua colorazione
- differente tonalità di rosso del colore del logo e delle righe nel fumaiolo
- due oblò invece di uno solo

D'altronde tu ti sei attenuta al disegno che avevi.

Considera la mie osservazioni come dimostrazione che stai facendo un lavoro di grande perfezione e quindi è d'uopo andare a cercare il pelo nell'uovo; altrimenti che ci stiamo a fare!

Dunque: le maniche a vento sono girevoli per tirare giù il fumaiolo e difatti anche le mie si girano. In caso la forma è diversa: le originali sono di forma allungata, le mie, invece, sono tonde. Ma, proprio non sapevo come farle e allora ho utilizzato due che già avevo. Per la quantità, colore e forma delle righe sul fumaiolo, ho trovato foto di tutte le epoche e non ce n'è una uguale all'altra: probabilmente ogni volta che la barca veniva ridipinta, il "pittore" variava qualcosa a seconda dell'umore lo stesso per il colore della tuga: anticamente era beige, ora è bianca. Per quel che riguarda gli oblò, in effetti, attualmente ce n'è uno solo per lato, sul disegno ce ne sono due per lato, in una foto del 1967 non c'è n'è nessuno. Il logo sul fumaiolo, ha ragione Alimurimeta, mi è venuto leggermente più grande, pensare che l'ho leggermente ingrandito all'ultimo momento perché mi sembrava troppo piccolo... La colorazione del fumaiolo e delle maniche a vento: ho scelto volutamente un giallo leggermente più carico perché quel giallolino itterizia non mi piaceva... e la stessa cosa farò, al momento opportuno, con la colorazione dell'opera viva: in origine di un azzurrino pallido, ora ( sembra) verde, non ho capito bene se pallido... La dipingerò di verde scuro

[etabeta]

Grazie della spiegazione. Avevo anche la curiosità su come avevi fatto le maniche a vento e mi hai anticipato:

... le maniche a vento sono girevoli per tirare giù il fumaiolo e difatti anche le mie si girano. In caso la forma è diversa: le originali sono di forma allungata, le mie, invece, sono tonde. Ma, proprio non sapevo come farle e allora ho utilizzato due che già avevo. ....

Anch'io non saprei come costruirle. Non l'ho mai fatto ma ho elaborato un paio di idee che intendo sperimentare per quando farò il rimorchiatore che ho in mente.

Ti seguo con molto interesse.

[Francesca]

Ed ecco gli ultimi avanzamenti:
finito il tavolato del ponte in listelli di noce.

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Dopo di che, avendo deciso di avere in ponte perfettamente opaco ma, nello stesso tempo, impermeabile, ho provato questo nuovo esperimento, sperando che funzioni: 4 mani di olio per teak, passate prima a pennello e poi con pezzetta. Sono sempre in tempo per darne altre...

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A questo punto era il momento di procedere alla verniciatura dello scafo. Ho iniziato dall'opera viva in verde,come visto da molta documentazione, con smalto poliuretanico monocomponente Veneziani, a pennello, come al mio solito.

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Dalla foto e da quelle successive, riguardanti la verniciatura, il tutto è lucido. Ma alla fine della verniciatura totale, darò una o due belle mani di vernice trasparente satinata.
Quindi, procediamo: mentre le vernici hanno i loro tempi, ho deciso di dedicarmi al salotto, con i suoi divani imbottiti di pelle. Ho iniziato a costruire la struttura:

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Dopo di che, ho deciso di utilizzare per i cuscini e gli schienali il poliuretano espanso (quello usato per l'isolamento termico dei tetti), rivestito di pelle.

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Per fare i bottoncini, visto che la mia scala è molto ridotta, ho usato un punzone e, poi, una penna biro senza punta, che imita i bottoni.

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Ma questo è solo l'inizio dell'opera di tappezzeria...
Al prossimo post