Grand Banks Amati

[casimiro]

Buonasera Francesca bella motorizzazione anche io uso parecchio quei motori sono buoni e quasi indistruttibili, solo che adotto ogni motore il suono regolare così se si rompe uno hai sempre altro che funziona ma comunque funzionano bene anche così. Bel lavoro complimenti

[Francesca]

Grazie Casimiro, non ho capito cosa fai se un motore si rompe... Io metterò un fusibile per ognuno dei due motori giusto per sicurezza per non farli bruciare.

[Francesca]

Ora la cabina sta iniziando ad essere arredata. A dirvi la verità mi sembra senza anima, pensando alla cabina del Grand Banks di Roberto che ha persino un lavello con i rubinetti da cui sgorga l'acqua... E mi sembra tutto un pò svuotato, un pò inutile...
Sono anche arrivate dall'Inghilterra le due eliche quadripala da 35 mm. Raboech. Non ho molto altro da dire per ora. Ecco le foto.

Eliche Raboech

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[Francesca]

Il tender sta procedendo... I tubolari sono realizzati con canaline elettriche e il fondo con legno di balsa.

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Nel frattempo è arrivato il tappezziere! E si è messo all'opera per le necessarie tende alle finestre Io ho distribuito riviste e carte nautiche sui vari ripiani... ho anche aggiunto il portamatite fatto con un rivetto e le matite fatte con spilli verniciati.

Tende in stoffa pronte per il montaggio

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Tende montate

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Tavolo di carteggio con mappe

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Dinette con divani e riviste nautiche

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Alla prossima .

[Francesca]

Ora cominciano a venire al pettine i nodi... Qualcuno solamente, per fortuna, ma bisogna sbrogliarli.
Sulla sommità dello scheletro della cabina ci sono due dentini sporgenti che servono per tenere fermo il Fly bridge: troppo corti, ho dovuto prolungarli per un aggancio sicuro con due spezzoni di compensato. In più ho inserito quattro paia di calamite al neodimio per tenere fermo tutto l'insieme del Fly bridge.

Incastro prolungato

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Calamita 3 mm.

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4 calamite sotto il Fly bridge

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Preparando le fiancate esterne della cabina, le spiegazioni indicano che il tessuto di nylon leggero da pieghettare andrebbe incollato direttamente sull'acetato delle finestre con cianoacrilato. Ma, a parte che tale adesivo sull'acetato provoca inestetiche opacizzazioni, in più il nylon sguscia come un pesce senza attaccarsi. Così, dopo qualche prova con desolanti risultati, una mattina mi sono svegliata con la soluzione in mente al posto del cianoacrilato ho applicato sui due bordi delle tendine da pieghettare, due sottili strisce di nastro biadesivo che mi sono servite sia per la pieghettatura, che per l'adesione alle finestre in modo pulito.

Spiegazioni e soluzione indipendente

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Tenda pieghettata e applicata con nastro biadesivo

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Ed ora la prima fiancata esterna è in posa.

Incollaggio fiancata esterna

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Alla prossima.

[casimiro]

Grazie Casimiro, non ho capito cosa fai se un motore si rompe... Io metterò un fusibile per ognuno dei due motori giusto per sicurezza per non farli bruciare.

Buongiorno Francesca mi sono espresso io male , ti spiego meglio io nei modelli metto due regolatori e due motori così se va un'avaria uno ho sentito altro che funziona , comunque complimenti stai facendo un bellissimo lavoro

[Francesca]

Si procede, seguendo il programma del manuale di istruzioni, ma con un occhio in avanti, per essere sicuri di non incappare in qualche imprevisto. Che, comunque, c'è ed eccolo qua.
A questo punto dei lavori, sul Fly bridge bisogna predisporre i fori per le varie ringhiere: ok, fatti. Quando, però, ho provato a collocare il pulpito anteriore, ho dovuto rettificare alcuni fori e, comunque, la ringhiera bellissima, tutta cromata come le altre, sgusciava fuori dai buchi, non era affatto docile anzi è stata talmente dispettosa che, a furia di provare, mi ha graffiato tutte le zone vicine ai fori... Così ho deciso di ammansirla una volta per tutte e l'ho incollata con dura fatica con resina epossidica e cianoacrilato. Ora, però dovevo porre rimedio a tutte le malefatte, graffi, buchi non precisi ecc. e, dopo aver effettuato qualche stuccatura, ho dovuto dare un'ulteriore mano di spray bianco opaco su tutto il Fly bridge. Ma come fare per non verniciare anche la ringhiera cromata? Mascherarla certamente...Col nastro da mascheratura sarebbe stata un'impresa ciclopica soprattutto per la rimozione. Così ho trovato e sperimentato con qualche apprensione un prodotto che non conoscevo: un liquido per mascheratura su carta Winsor and Newton, l'avevo visto su Amazon, ma l'ho trovato in un negozio per belle arti vicino a casa mia. Molto liquido, leggermente giallino, si dà a pennello con abbondanza facendo attenzione a non farlo colare. Asciuga rapidamente. Dopo di che ho spruzzato e, una volta asciugata la vernice ho iniziato a sfregare con le dita...Miracolo!!! Ha funzionato benissimo!! Il materiale gommoso si arrotolava lasciando intatta e lucida la ringhiera. Il rotolino finale, tipo elastico molto aderente va poi tagliato con le forbicine o un taglierino.

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Le fiancate esterne della cabina sono fissate al loro posto, complete di griglie di aerazione.

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I grandi oblò sulla parte anteriore della cabina sono completati ma, invece di verniciare di nero la parte interna come suggerito dal manuale, ho usato come vetro scuro delle vecchie radiografie, molto più realistico

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Ho poi iniziato a rivestire il pavimento del Fly Bridge anziché con listelli di tiglio 1x2 mm in seguito mordenzati, con listelli di noce 0,5x2 dopo aver colorato il piano con colore acrilico all'acqua per evitare antiestetiche fughe chiare.

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Alla prossima.

[Francesca]

Il rivestimento del ponte del Fly Bridge è terminato: dopo una bella levigata dei listelli di noce, una mano di turapori nitro, ho iniziato come al mio solito a passare l'olio per teak: il colore e le venature prendono il loro risalto, la superficie si impermeabilizza e l'aspetto rimane perfettamente opaco come deve essere qualsiasi piano di calpestio nautico.

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Nel frattempo, il canottino di salvataggio è stuccato, carteggiato e verniciato. Messo sulla bilancia per vedere la differenza con quello in dotazione, bè: c'è una bella differenza!

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Il tender originale

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Il tender rifatto

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Alla prossima.

[Francesca]

Ora è la volta dei divani del Fly bridge. Nel kit sono forniti già pronti e molto pesanti in polvere di marmo. Visto che, oltre tutto, sono collocati in alto, era proprio necessario procedere ad un rifacimento completo. Li ho realizzati con forex, polistirene e balsa.

Divani in costruzione

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Peso divano originale

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Peso divano rifatto

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Peso divano originale

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Peso divano rifatto

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[Francesca]

Ho terminato il rivestimento dei divani e l'impianto di illuminazione del Fly bridge, molto semplice perché comprende solo le due luci di via e altri due led esterni per illuminare il ponte sottostante. L'impianto è alimentato da una piccola batteria lipo posizionata sotto il divano di guida mentre sotto il divano accanto c'è l'interruttore manuale. I due divanetti aderiscono al pavimento tramite due micro calamite ciascuno.

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Alla prossima.