NORDKAP 476 BILLING BOATS

[Francesca]

Ecco gli ultimi aggiornamenti: dopo la scartavetrata alla bruta, ho rifinito di fino, a mano, con lime, carta vetrata, ecc, Poi ho imbevuto il tutto con resina epossidica diluita con alcol etilico 99%. Questa volta, per la prima volta, ho sperimentato con un po' di riluttanza quello che ho visto sul forum. Devo dire che ha funzionato: la resina diluita con alcol penetra in profondità e funge come turapori, In più, ammetto, solidifica il legno.
Dopo di che sono passata alle raccomandazioni Cecchi, prese dal manuale che è una Bibbia. Per ottenere uno scafo liscissimo

[franco biplano]

Ciao Francesca,
ormai con le stuccature sei piu' brava di un carrozziere

[alimurimeta]

Ciao Francesca, anch'io volevo diluire la resina ma non ho quella della cecchi, quindi non mi sono fidato a fare diluizioni strane e l'ho applicata cosi come era. Invece per lo stucco, ne ho trovato uno a buon mercato, di ottima qualità. Come collante, uso la resina epossidica con aggiunta di polvere di pomice, con un buon risultato in termini di resistenza e carteggiabilità.
Comunque la tecnica da te illustrata per la stuccatura è da provare assolutamente.
Saluti ALIMURIMETA

[alimurimeta]

Ciao Francesca come avrai potuto leggere io Amedeo Pierpi ed altri abbiamo deciso di intraprendere il modellismo d'arsenale. Se vuoi unirti ben venga!
Comunque il Bohuslan è molto bello, peccato alcuni inconvenienti che comunque si possono superare.
Ciao
OLI

Ciao Oli, ti ringrazio per la proposta, ma il modellismo d'arsenale non mi attira anche perché è solo statico. C'è una via di mezzo tra l'arsenale e le scatole di montaggio: la costruzione di un modello (navigante) solo da disegno. E' quello che fanno moltissimi amici dell'Amirel: ci si documenta su una barca o nave che piace, si vanno a cercare le documentazioni fotografiche e i disegni quasi sempre di cantiere che si traducono in disegni per modellismo e si procede con il taglio di tutti i pezzi, la scelta dei materiali, la tornitura o l'acquisto dei pezzi in metallo. Ecco, in questo modo non possiamo più lamentarci dei materiali perché li scegliamo noi, non possiamo dire che le spiegazioni sono inesatte perché non ci sono del tutto. Insomma, così dipende tutto da noi e lì si vedrà di che pasta siamo fatti…
Per la verità, ancora ho parecchie scatole da realizzare, tra cui la Mariefred e il Bohuslan, oltre al Norkap che sto facendo. Per ora coltivo questa idea, che deve essere elaborata e metabolizzata, prima di essere messa in pratica.
Grazie per i tuoi interventi che sono sempre interessanti e stimolanti e che seguo sempre con attenzione

Ciao Francesca, tieni conto che lavorare in autocostruzione comporta un minimo di attrezzatura. Per questo motivo, mi sono imposto di non spendere più di 150-200€ per un modello. Se ho a disposizione una somma di denaro, e il kit è troppo esoso per le mie tasche, cerco di investire quello che ho nelle attrezzature e nei materiali, che poi mi restano per fare tanti altri modelli. Solo che l'auto costruzione impegna tanto tempo e risorse mentali per preparare i disegni, studiare l'assemblaggio ecc, quindi di tanto in tanto mi dedico all'assemblaggio dei kit, come una sorta di "allenamento defaticante". Accade però che non mi limito quasi mai alle istruzioni e al grado di dettaglio "commerciale" dei kit e finisco per impegnare tempo e risorse pari ad un modello autocostruito
Forse solo con i kit inglesi di alto rango (mount fleet e affini), potrei costruire un modello da museo senza aggiungere nulla di più come accessori, ma sono moooolto oltre il mio limite di spesa, quindi, disegni alla mano, si parte con l'autocostruzione (è il caso della nave liberty che esiste in kit Deans Marine /oltre 500 cucuzze/ ma che sto facendo in autocostruzione).
Saluti ALIMURIMETA

[Francesca]

Ciao Francesca come avrai potuto leggere io Amedeo Pierpi ed altri abbiamo deciso di intraprendere il modellismo d'arsenale. Se vuoi unirti ben venga!
Comunque il Bohuslan è molto bello, peccato alcuni inconvenienti che comunque si possono superare.
Ciao
OLI

Ciao Oli, ti ringrazio per la proposta, ma il modellismo d'arsenale non mi attira anche perché è solo statico. C'è una via di mezzo tra l'arsenale e le scatole di montaggio: la costruzione di un modello (navigante) solo da disegno. E' quello che fanno moltissimi amici dell'Amirel: ci si documenta su una barca o nave che piace, si vanno a cercare le documentazioni fotografiche e i disegni quasi sempre di cantiere che si traducono in disegni per modellismo e si procede con il taglio di tutti i pezzi, la scelta dei materiali, la tornitura o l'acquisto dei pezzi in metallo. Ecco, in questo modo non possiamo più lamentarci dei materiali perché li scegliamo noi, non possiamo dire che le spiegazioni sono inesatte perché non ci sono del tutto. Insomma, così dipende tutto da noi e lì si vedrà di che pasta siamo fatti…
Per la verità, ancora ho parecchie scatole da realizzare, tra cui la Mariefred e il Bohuslan, oltre al Norkap che sto facendo. Per ora coltivo questa idea, che deve essere elaborata e metabolizzata, prima di essere messa in pratica.
Grazie per i tuoi interventi che sono sempre interessanti e stimolanti e che seguo sempre con attenzione

Ciao Francesca, tieni conto che lavorare in autocostruzione comporta un minimo di attrezzatura. Per questo motivo, mi sono imposto di non spendere più di 150-200€ per un modello. Se ho a disposizione una somma di denaro, e il kit è troppo esoso per le mie tasche, cerco di investire quello che ho nelle attrezzature e nei materiali, che poi mi restano per fare tanti altri modelli. Solo che l'auto costruzione impegna tanto tempo e risorse mentali per preparare i disegni, studiare l'assemblaggio ecc, quindi di tanto in tanto mi dedico all'assemblaggio dei kit, come una sorta di "allenamento defaticante". Accade però che non mi limito quasi mai alle istruzioni e al grado di dettaglio "commerciale" dei kit e finisco per impegnare tempo e risorse pari ad un modello autocostruito

Forse solo con i kit inglesi di alto rango (mount fleet e affini), potrei costruire un modello da museo senza aggiungere nulla di più come accessori, ma sono moooolto oltre il mio limite di spesa, quindi, disegni alla mano, si parte con l'autocostruzione (è il caso della nave liberty che esiste in kit Deans Marine /oltre 500 cucuzze/ ma che sto facendo in autocostruzione).
Saluti ALIMURIMETA

Ali, le tue considerazioni sono sacrosante: l'autocostruzione comporta che bisogna avere un po' di attrezzatura. Conosco, comunque, degli amici che come attrezzatura hanno veramente il minimo e segano i pezzi con l'archetto, facendo mirabili modelli autocostruiti.
Io, a dirti la verità, dispongo di un'attrezzatura piuttosto corposa: sega a nastro, sega da traforo Proxxon con smerigliatrice, sega circolare Proxxon, trapano a colonna cinese che funziona benissimo, saldatori elettrici e a gas, e una serie di mini-attrezzi elettrici Mini-Tool Kaleas tedeschi che sono davvero comodissimi e poco costosi e che consiglio a tutti andate a vedere sul sito Kaleas: trapanino con mandrino universale regolabile da 1 mm. a 6 mm.; seghetto alternativo; smerigliatrice.
Insomma, credo di avere una bella attrezzatura per potermi avventurare nell'autocostruzione.

Sicuramente, invece, non ho i mezzi informatici (e manco ce li voglio avere) per il disegno. Con Autocad o similari ci faccio a botte anche come mia personale costruzione mentale. D'altronde questi bellissimi programmi o li usi tutti i giorni e ti ricordi, oppure, ogni volta devi ricominciare… Per cui ho lasciato perdere.

Per i disegni, comunque, non ci sarebbero problemi: o li trovo già belli e fatti sul web, oppure qualche amico volenteroso si è già proposto per farmeli, basta solo che gli dico che barca voglio fare

Aspetto, comunque, perché voglio finire il Nordkap e poi fare altri tre nelle scatole che ho già: Mariefred della NCB, Bohuslan da una vecchissima scatola Billing Boats, Hiejlen battello a ruote anche questo da una vecchia scatola Billing Boats.
E poi, mi piacerebbe anche quel traghetto turco del Bosforo, dal nome quasi impronunciabile: Pasabanche più o meno…

Insomma, come vedi, i progetti sono tanti e la vita(mia) si accorcia... Spero di fare in tempo

[Francesca]

Torno al tema.
Allora: una giornata intera passata a scartavetrare lo stucco epossidico.
Considerazione: questo sistema va benissimo quando il fasciame è di legno con venature molto pronunciate, oppure ha un sacco di scalini e avvallamenti. Quando, invece, è decentemente ben messo e il legno è liscio, basta solo la resina per sistemare le inesattezze. Dico questo perché il lavoro di levigatura è molto, molto impegnativo, lungo e fastidioso.
Ecco le foto dello scafo levigato: sicuramente è venuto liscissimo, da come era prima, ora è praticamente perfetto. E, in più, questo stucco epossidico è molto leggero.

[Francesca]

Sto andando avanti con calma.
Ieri è arrivato dall'Inghilterra (Cornwall) il motore, il giunto, l'lelica e varie altre cosette.. Il motore è un MFA classe 540 6/14 V. ridotto 2,5:1. Ha un asse di ben 6 mm., così adesso ho un giunto cardanico universale Raboech con due boccole. una da 4 mm. per l'asse elica e uno da 6 mm. per l'asse motore. Inoltre, siccome l'elica in dotazione del kit non mi convinceva per niente (plastichina tripala 40 mm. con poco passo), nel pacco inglese era anche inclusa un'elica Raboech in bronzo da 35 mm. tripala e con una superficie delle pale un po' più ampia. Spero proprio che questo abbinamento motore ridotto - elica funzioni secondo le mie aspettative.

Il ponte: secondo il progetto, è prevista una sola apertura da dove si può accedere solo al motore e al servo timone: un po' pochino, visto che lo spazio teoricamente non manca. In un primo momento avevo pensato di fare tutto il ponte amovibile, ma, poi, ho rinunciato perché ci sono vari ostacoli insormontabili. Così ho deciso di fare la botola per l'ispezione del braccetto del timone e, poi, con parecchio studio, un'altra apertura per accedere alla batteria, nonché a ulteriori spazi dove andrà posizionata la zavorra.

Allora: le foto che metto stasera riguardano il motore, la predisposizione della motorizzazione e la chiusura del primo mezzo ponte.

Alla prossima

[Francesca]

Alcune foto del cantiere in avanzamento. Dopo una buona carteggiata dello stucco epossidico all'esterno dello scafo, ho dato una mano di resina epossidica addizionata con una modesta quantità di addensante Cecchi per non creare colature.
Ho iniziato e terminato, quindi, il rivestimento del ponte. Ho anche iniziato a costruire la cabina di poppa e mi sono imbattuta in un piccolo problema, risolto per altro senza molte complicazioni: la parete curva anteriore è fornita da un pezzo di compensato da 3 mm. di spessore; per cercare di ottenere facilmente la curva senza romperlo, l'ho messo a bagno nell'acqua per una notte, il giorno dopo non era cambiato niente. Così ho ritagliato il pezzo in compensato da 1 mm., fatti i fori per gli oblò e incollato senza alcuna fatica.
Alla prossima.

[Armando]

Bellissimo modello,
Il mio interesse per il genere mi porterà a seguire attentamente il tuo lavoro.

[Francesca]

Il lavoro procede lentamente. Non è un modello facile, bisogna fare molta attenzione e procedere con cautela.
Alla prossima.