Grazie Antonello per i link interessanti che hai postato. Io conoscevo questi documenti e conosco personalmente Jack Aubrey e ti assicuro che è un modellista eccezionale e un comunicatore eccezionale. Grazie a lui ho imparato diverse tecniche costruttive, come quella del modellista Baranov.
Raccomando a tutti di dare un'occhiata a questi documenti molto interessanti.
L'obiettivo che mi sono prefisso per rispondere alla richiesta di Francesca è di semplificare il più possibile la trattazione dell'argomento per mettere in condizione tutti di realizzare un modello semplice e possibilmente R/C, partendo da un disegno.
Nota: Descriverò un metodo pratico, che non riflette come viene assemblata una chiglia nella realtà, ma solo come possiamo costruirla per fare un modello dinamico. Non stiamo infatti trattando una realizzazione in stile "arsenale", che impone il rigoroso rispetto delle modalità costruttive adottate nell'imbarcazione vera.
La ChigliaAssumiamo che o attraverso fotocopie o attraverso stampe tramite ISIPLOT, abbiate a disposizione i disegni su carta, io comincerei dalla chiglia, che è più semplice da fare per un modello R/C.
Prendiamo la vista longitudinale e focalizziamo l'attenzione sulle linee che ho evidenziato nel disegno che segue.
La linea rossa rappresenta il perimetro esterno della chiglia più le ruote e il dritti di prora e di poppa, più l'elevazione delle murate sopra la linea del ponte .
Notate le linee verdi che rappresentano rispettivamente la linea del ponte (la superiore) e una spigolo sulla carena. Questo spigolo sarà un rinforzo sui quali applicare i paracolpi (pneumatici o altro). Anche se tecnicamente improprio, userò per semplicità il termine "chiglia" per indicare l'insieme dei pezzi che formano la "spina" centrale del nostro modello.
Essendo un modello R/C dovremo fare in modo che la chiglia ci lasci o spazio necessario per alloggiare il motore il linea con l'asse dell'elica e che contemporaneamente sia abbastanza robusta per fare da "spina dorsale" dello scafo. Pertanto dovrà essere abbastanza spessa e abbastanza alta da garantire la robustezza e la rigidità necessario. In genere io la disegno con un'altezza minima di 20-25mm e uno spessore di 8-12mm, in base alla dimensione del modello.
Nota: Io di solito realizzo la chiglia in più pezzi, per assicurarmi che la direzione della vena del legno sia ottimale, ossia orientata nel verso più lungo di ciascun pezzo. La faccio anche in più strati (ossia incollando insieme guancia guancia due o più tavolette) sia per aumentare la rigidità longitudinale, sia per evitarmi di fare incastri per unire i pezzi longitudinali. Infatti incollo gli strati in modo che uno sia sfalsato longitudinalmente rispetto all'altro. Riprenderò questo discorso quando passerò alla costruzione della chiglia.
Nella figura che segue ho evidenziato l'asse dell'elica con una linea tratteggiata verde, mentre con una linea tratteggiatarossa ho indicato l'altezza minima che dovrà avere la chiglia (20-25mm).
Si può notare subito che in corrispondenza della poppa sarà necessario lasciare più materiale sulla chiglia in modo da comprendere tutta la parte posteriore che incorpora lo scasso per l'elica e che consenta di chiudere il fasciame.
Si vede infatti che la linea tratteggiata rossa passa a poppa in una zona che non sarà coperta dal fasciame e che lascia fuori parte dello scasso per l'elica. Per di più se la chiglia arrivasse oltre il livello del ponte, sporgerebbe verso l'interno.
A prua invece la chiglia alta 20-25mm potrebbe andar bene così come l'abbiamo disegnata, salvo che nella parte che supera il livello del ponte, dove si vede che sporgerebbe verso l'interno.
Ne consegue che dovremmo terminare la chiglia sotto al livello del ponte dello spessore che avrà il ponte (es.2 mm), ciò si rende ancor più necessrio quando lo scafo ha una murata rientrante, come in questo caso. Il che vuol dire che costruiremo lo scafo fino al livello del ponte e applicheremo successivamente la fascia superiore.
Nota: In questo modello a poppa la chiglia non è sporgente e il fasciame (2mm) andrà a finire in battuta contro la chiglia, mentre lungo tutto il percorso e a prua, la chiglia dovrà sporgere un pò oltre la battuta del fasciame.
Tornando alla poppa, è necessario osservare anche la vista trasversale per individuare il percorso del primo "buttock" che ci garantisce dove con certezza il fasciame arriverà a coprire la nostra chiglia.
Nell'immagine la vista delle sezioni posteriori è affiancata alla vista longitudinale ed è indicato il primo "Buttock" più vicino al piano della chiglia.
Infatti nella vista trasversale i "Buttocks" sono rappresentati dalle linee verticali parallele all'asse della sezione. Nella vista longitudinale i "buttock" sono rappresentati dalla serie di curve che si sviluppano da poppa a prua.
In pratica se ci accertiamo che il profilo interno della chiglia comprenda il primo "Buttock" siamo sicuri che il fasciame chiuderà sul piano della chiglia.
Concludendo, dovremo tracciare un profilo che soddisfi le seguenti condizioni:
- deve comprendere la linea del primo "Buttock";
- deve comprendere la linea dei 20-25mm di altezza minima;
- non deve superare la linea del ponte, meno il suo spessore (2mm);
- deve lasciare il maggior spazio possibile al posizionamento del motore, possibilmente rendendopossibile il suo montaggio allineato con l'asse dell'elica
Una possibile soluzione è data dalla figura che segue:
Si può notare che a poppa ho allargato la chiglia fino a comprendere lo scasso dell'elica e a lalinea del primo "Buttock", poi mi sono avvicinato alla linea dei 20-25mm e l'ho seguita quasi fino a prua. Sono arrivato avanti della sezione n.9 dello spessore dell'ordinata e sono risalito a scalino, procedendo avanti alla sezione n.9 e mezzo dello spessore dell'ordinata e infine sono risalito fino all'altezza del ponte meno lo spessore del ponte.
Concludendo: il tracciamento del profilo interno della chiglia può avvenire in modo empirico ma rispettando le condizioni e i vincoli indicati precedentemente.
Volendo si può procedere per segmenti rettininei da una sezione all'altra, in modo da facilitarci la tracciatura della linea se si lavora con carta e matita.
Gli scalini sulla chiglia hanno anche una funzione di sostegno delle ordinate n.9 e n.9 e mezzoela funzione di sostenere far C
Infine faccio notare che le ordinate avranno uno spessore (4 o 6mm) e quindi di tale spessore si deve tenere conto quando si dovranno posizionare lungo la chiglia.
Le ordinate anteriori a partire dalla maestra (la n. 6) fino alla n.9 e mezzo, devono essere posizionate dopo la linea di riferimento della Section corrispondente, per consentire la realizzazione dell'angolo di quartabono verso prua (ossia lo smusso), per seguire l'andamento della curvatura dello scafo.
Le ordinate posteriori dalla n. 0,5 alla n. 5, dovranno essere posizionate prima della linea di riferimento della relativa Section, per la solita ragione dello smusso verso poppa.
Alla prossima