FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Nuovo cantiere per la verità non preventivato. Il fatto è che per caso mi sono imbattuta in un'asta dedicata soprattutto a trenini e kit di aerei di plastica; in mezzo a tantissimi articoli che non mi interessavano, c'erano almeno tre scatole navali conosciutissime che, comunque non ero interessata ad acquistare. Arrivato all'ultimo giorno, il kit Amati Grand Banks in scala 1/20 era ancora sulla base d'asta, alla metà del suo prezzo commerciale. Così, all'ultimo, ho fatto la mia offerta e me lo sono aggiudicato.
Ed ora ho iniziato. Premetto che, da quello che ho potuto vedere, i materiali sono di eccelsa qualità, i tagli al laser perfetti e senza sbavature, le tavole in betulla di vario spessore lisce e robuste, comprese quelle da 1 mm. Il manuale di istruzioni corredato di fotografie per ogni passo è scritto in modo da essere compresibile anche da un analfabeta
Lo scafo è in vetroresina molto ben rifinito. Ecco, detti i pregi, il difetto principale che per ora mi sembra di notare è il peso: Lo scafo in vetroresina è molto spesso, alcuni accessori già fatti come il tender e i divani (bellissimi per carità...) sembrano scolpiti nel marmo. Non so francamente se il peso dello scafo è proprio un difetto perché, essendo parecchio panciuto, deve pesare; l'importante è che non pesi troppo la cabina soprastante (tutta in compensato di betulla e mogano) e le sovrastrutture, ma per ora non mi sembra. Sicuramente rifarò il canotto e i divani in materiali più leggeri.
Ecco le prime foto.

Non poteva mancare l'illuminazione interna a led. Ho quindi realizzato le due dorsali +e- in filo di ottone e vi ho saldato i led che saranno alimentati da una batteria a 3v.


Alla prossima

Buongiorno Francesca, ottima scelta ,sicuro che dalle Tue mani ne uscirà un eccellente modello, si mi permetti ti seguirò passo passo, premesso che sono i miei preferiti questi scafi, buona giornata

Bella barca,ti seguo perché è nei miei desideri futuri

Grazie amici. Stasera volevo aggiungere delle foto ma ho dimenticato la fotocamera al laboratorio e da domani per una settimana non ci sarò.
Va bene, vi dico a voce: sto proseguendo la costruzione della cabina con accurate stuccature e relative carteggiate. Mentre attendo le varie asciugature, ho iniziato anche a costruire i mobili interni come la consolle con i vari strumenti. Nel frattempo sto meditando sulla motorizzazione. Sono in attesa che mi arrivino due coppie di motori: due 770 ad alta coppia e due 550 ridotti 2,5:1. Amati vende per questo modello ad un prezzo esagerato un kit motorizzazione senza servo per il timone che comprende due motori 540 ridotti, ma io voglio fare come più mi piace. La barca non è planante quindi non deve correre ma nemmeno andare come una lumaca. Sarei più propensa a mettere i due ridotti anche perché pesano la metà dei 770. Li alimenterei con una batteria Nimh da 7,2 v. (detesto le lipo) o da 8,4 v (le ho già entrambe) e con un solo regolatore perché non ho bisogno di far lavorare i motori singolarmente. Al mio ritorno avrò già i motori, le batterie, il servo per i due timoni. Dovrò solo procurarmi gli assi e probabilmente le due eliche (tra i miei materiali ho trovato due eliche metalliche dx e sx antichissime ancora imballate della Movo da 35 mm. con drive dog che forse vanno bene). Anche il regolatore è già in mio possesso, cinese da parecchi A.non ricordo quanti, ma abbondanti.
Inoltre dovrò realizzare i supporti esterni degli assi perché nel kit è previsto un orribile completino di assi statici con dei simil-supporti che nulla hanno a che vedere con quelli in dotazione della vera barca di cui allego la foto.
Dopo questa lunga descrizione, vi saluto e il Grand Banks tornerà su questi schermi nel 2021

Buongiorno Francesca bel cantiere ti seguirò con attenzione e veramente un bel modello

Eccoci nel nuovo anno e, come promesso, ecco qualche nuova foto dei piccolissimi passi avanti. Si tratta principalmente delle stuccature prima della verniciatura con acrilico spray bianco opaco.

Ovviamente tutte le stuccature in foto devono essere ancora levigate e sono fatte con normale stucco rasante per muri/legno. In seguito il tutto sarà coperto da una mano di stucco spray acrilico e almeno due mani di acrilico spray bianco opaco.
Nel frattempo ho ricevuto i motori. Ho invece difficoltà nel reperire gli assi e i giunti: i negozi di modellismo a Roma ne sono totalmente sprovvisti, visto che oramai si occupano solo di auto, aerei e droni, solo uno ha gli assi ma apre il 7 gennaio; i giunti sono merce pressoché sconosciuta in Italia. Ora per colpa del covid e della Brexit il negozio inglese chissà quando mi invierà quello che mi serve... Ok, comincerò a cercare in Germania e Francia, però è davvero triste che in Italia il navimodellismo sia ormai roba da Jurassic Park.
Nell'attesa dei pezzi per la motorizzazione, proseguo con le sovrastrutture.
Alla prossima.

Ecco i recenti aggiornamenti dal cantiere Gran Banks Amati.
In dotazione troviamo assi eliche e timoni statici veramente orrendi, in più, visto che il mio modello sarà navigante dovrò sostituire il tutto. L'unica dotazione che si salva ma che, comunque non userò, sono le eliche in plastica tripala da 35 mm. Opterò per le eliche Raboech in ottone, quadripala da 40 mm.

Ho quindi forato lo scafo a poppa e inserito i tubetti per i timoni incollandoli con resina epossidica Salda Metalli Saratoga.

Nel frattempo dato incarico a Guido, mio marito, per la realizzazione di un nuovo tender, visto che quello in dotazione, sebbene molto bello, è pesantissimo in resina impastata, credo, con polvere di marmo. Così, su mie precise indicazioni per quel che riguarda i materiali, il sant'uomo (come lo chiama Alberto ) ha iniziato la costruzione , usando un tubo in plastica per gli impianti elettrici che fortunatamente ha lo stesso diametro dei tubolari del canottino.

Domani vado ad acquistare gli assi per le eliche ed ora proseguo con la cabina, il Fly bridge e l'arredamento.

Alla prossima.

Piccoli avanzamenti.

Buonasera Francesca ho letto un po i messaggi,ti posso garantire che hai pienamente ragione sul fatto che i nostri negozi di modellismo no hanno a disposizione ne componenti elettronici o meccanici per i nostri modelli navali, io sono costretto a comprarli dall'estero con attese di mesi , per risolvere a questo inconveniente faccio ordini piu consistenti e li metto da parte .ma il discorso che fanno i negoziati e che le persone sono più orientate ai droni ,aeri ,macchine perche sono più facili da usare o da montare ed infine i modelli navali che necessitano di molta pazienza e precisione .ti saluto, e seguirò il tuo cantiere che di sicuro verrà un capolavoro

Negli ultimi giorni mi sono occupata della meccanica e della motorizzazione. Non ho fatto cose particolarmente stravolgenti, anzi...ma siccome per me l'argomento è sempre stato un pò ostico, ci ho messo un pò più di tempo. Ecco quindi assi, eliche, timoni, motori e servo istallati.
I motori sono in presa diretta due 775 belli grossi, che fanno un numero moderato di giri al minuto, alimentati da una batteria lipo (prima volta che uso queste batterie, speriamo bene... ) 11,1 V. a 4000 mAh. Gli assi da 4 mm. con astuccio da 6 mm. sono collegati ai motori con giunti cardanici, saldati allo scafo con resina epossidica tipo acciaio rapido e forniti di ingrassatori che fungono anche da supporto interno. Le eliche sono provvisorie, infatti per ora, solo per vedere come stanno, sono due tripala destre da 40 mm; sono in attesa che arrivino quelle definitive Raboech quadripala destra e sinistra da 35 mm.

Nel frattempo Guido, con i suoi tempi da bradipo procede col canottino...

Alla prossima.