FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Inizio un nuovo cantiere, questa volta da kit della casa inglese Mount Fleet in scala 1:24. Si tratta di un'imbarcazione da trasporto scozzese molto popolare che dall'inizio del '900 ha svolto il suo compito per tutto il XX secolo.
Intanto vi faccio vedere cosa c'è nella scatola, uno spettacolo e un'emozione la scoperta...

Lo scatolone

Lo scafo in vetroresina

I particolari delle chiodature stampate nella vtr.

Grande Francesca, un altro cantiere di tutto rispetto. Anche tu, dopo un modello autocostruto, hai bisogno di "rilassarti" con uno da kit. E....... che kit, la mountfleet è un marchio inglese di tutto rispetto. Modelli molto curati e dettagliati. Seguirò con grande attenzione e curiosità.

Saluti

Ciao, Francesca la descrizione di questa mattina aveva già reso la complessità del kit
sono certo che ne ricaverai grandi soddisfazioni.
Rimango con gli occhi incollati a questo tuo cantierino, buon lavoro!!!

Grazie amici!

Certo, la scatola dovrebbe essere molto dettagliata, però… Ho iniziato a prendere in considerazione lo scafo in vetroresina: su un lato il gel coat è quasi perfetto, sull'altro lato ho trovato parecchi buchi, solchi e imperfezioni macroscopiche. Si vede che è fatto a mano e anche con una certa fretta Pazienza, rimedierò . Intanto ho carteggiato il tutto, facendo attenzione a non eliminare i particolari delle lastre e delle chiodature.

Finita la carteggiatura, come dice il manuale, ho lavato il tutto con acqua calda e sapone e ho deposto il modello sul pavimento (il manuale dice che così si scaricano le cariche elettrostatiche).

Dopo di che ho preso i primi accessori di metallo bianco, molto robusti. Si tratta del supporto del timone. Ho limato e carteggiato tutte le sbavature delle fusioni e presentate sullo scafo, senza incollare perché prima dovrò forare lo scafo e inserire il tubetto dell'asse dell'elica.

Ciao, non hai perso tempo, lavori anche nei giorni festivi.......
Un consiglio per la carteggiatura, va bene l'acqua calda, ma se prima passi la carta bagnata su un sapone ottieni un miglior risultato,
la carta rimane più pulita perchè la schiumetta fa si che non si intasi con i residui.

Limati i pezzi di metallo bianco che costituiscono il supporto del timone, li ho incollati con resina epossidica e aggiunta di microfiller bianco. Il timone l'ho solo fissato con nastro adesivo per vedere l'insieme compresa l'elica.


Dopo aver spruzzato con acrilico spray l'interno dello scafo per evitare dispersione di fibra di vetro, ho incollato l'astuccio dell'asse dell'elica all'interno con colla epossidica "metallo liquido" e inserito l'asse.

A questo punto, viste le innumerevoli imperfezioni dello scafo, ho deciso di stuccarlo con uno stucco acrilico 3M, già sperimentato felicemente in passato su uno scafo in VTR.

Carteggiate tutte le stuccature, sicuramente dovrò farne qualche altra dopo la prima mano di verniciatura.



Ho poi disegnato sulla murata le aperture degli ombrinali...



e praticate le aperture usando lo strumento oscillante Proxxon che, con un altro accessorio, uso anche per carteggiare. In queste foto si vede con la sega.

Seguo con piacere il tuo lavoro e vedo che sei alle prese con tutte le pecche dello scafo. Si nota la parte interna che è stata realizzata con del matt e che non è stato impregnato con la giusta quantità di resina, questo probabilmente impedirà di eseguire dei tagli puliti anche se utilizzi il tuo utilissimo oscillante Proxxon.
Sarebbe utile dare una verniciata all'interno dello scafo con resina epoxi in modo da consolidare la fibra, sopratutto dove devi forare per altre aperture.

Buongiorno , se mi è consentito, non userei quell'attrezzo ,le vibrazioni che scarica fa molti danni allo scafo, farei dei fori è con un cutter taglierei le parti da asportare, questo è quello che farei io in queste circostanze.