FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Finalmente ieri ho aperto la scatola di questa bella barca: un peschereccio a strascico "trawler" inglese del 1970, per la pesca di merluzzi, aringhe e pesci comuni. Il kit è prodotto dalla famosa danese Billing Boats. Il modello, in scala 1:50, lungo 81,5 cm. Tutti i pezzi pretagliati a laser e accessori in metallo compresi nel kit. Il modello è previsto anche R/C e, infatti, così lo voglio fare. Negli accessori c'è anche un bell'asse elica con relativo tubetto e boccole.
Non vedevo proprio l'ora!!!…
Aperta la scatola, ho visto che i pezzi pretagliati a laser delle tavole vanno numerati manualmente. Così, armata di opuscolo, mi sono accinta al compito.
Ma…con stupore mi sono accorta che le tavole dell'opuscolo (per altro piccole e con numeri microscopici), non corrispondevano a quelle di legno: la disposizione completamente diversa, i numeri diversi… Insomma, la per là ho pensato che BB per errore, avesse inserito le tavole pretagliate di un altro modello…
Il problema era soprattutto per le tavole delle ordinate che, essendo molte apparentemente identiche, forse con millimetri di differenza ed essendo le tavole cartacee non in scala 1:1 ma microscopiche, quasi illeggibili, era molto facile sbagliare la numerazione.
Risolto il problema, ma, invero delusa da questa gravissima, imperdonabile pecca di BB che i kit se li fa pagare sonoramente, metto qua, ad uso e consumo di tutti i modellisti che si accingeranno in futuro alla sua realizzazione, le foto dei piani cartacei microscopici e delle relative tavole fustellate in compensato delle ordinate con la numerazione giusta (già provata in opera).

Dopo di che, ho iniziato!!

Ciao Francesca, complimenti per la scelta del modello. Abbiamo gli stessi gusti, stavo guardando anch'io questo kit.
A presto, sono curioso di seguire il lavoro

La chiglia è prevista in listelli di balsa. Mi era venuta voglia di sostituirli con compensato dello stesso spessore. Ma poi, ho deciso di proseguire così. Non è stata una buona decisione perché la balsa è fragile e si piega da tutte le parti... Ma perché mai BB ha deciso di mettere i listelli di balsa, mentre tutto il resto è fatto di ottimo compensato di betulla da 4 mm.? Boooh… Comunque, impavida, proseguo

Impostata la chiglia sullo scaletto, ho iniziato a posizionare le ordinate. Dopo qualche aggiustatina degli incastri, le ho incollate con colla vinilica a presa rapida. Ho, quindi, incollato i bagli e le traverse longitudinali.

Grande Francesca, anch'io ho avuto un pò di difficoltà con la chiglia in listelli di balsa dello smit rotterdam. Per assicurare maggiore robustezza allo scheletro, ho aggiunto dei blocchetti di faggio tra le varie ordinate.
Comunque, ti seguirò con grande curiosità
Saluti ALIMURIMETA

alimurimeta ha scritto:Grande Francesca, anch'io ho avuto un pò di difficoltà con la chiglia in listelli di balsa dello smit rotterdam. Per assicurare maggiore robustezza allo scheletro, ho aggiunto dei blocchetti di faggio tra le varie ordinate.
Comunque, ti seguirò con grande curiosità
Saluti ALIMURIMETA

Ahh! Ottimo suggerimento! Grazie Ali Vedrò di fare la stessa cosa anch'io.

Per evitare brutte sorprese durante la rastrematura delle ordinate, visto che, soprattutto a prua in questa fase, la chiglia si muove pericolosamente, ho inserito tra la terza e la quarta ordinata da prua due barre filettate, imbullonate su entrambi i lati. Ora è tutto abbastanza fermo e solido. Le barre saranno rimosse appena saranno incollati un po' di listelli e lo scafo avrà raggiunto una ragionevole solidità.

Il rivestimento della poppa, così come indicato dalle istruzioni, è impossibile! Così ho inventato un altro metodo: blocchetti di balsa che verranno poi sagomati.

Risolto il problema del rivestimento di poppa, proseguo…
La chiglia di balsa è molto fragile, soprattutto se il modello sarà navigante, come sarà. Così ho provveduto a sparare con siringa una miscela di resina epossidica caricata con microsfere di vetro nei punti di contatto alla base della chiglia.