FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Da diversi anni avevo in magazzino la scatola di montaggio della panarth del Vaporetto veneziano e mi ripromettevo di costruirlo nella versione statica (allora ancora non mi dedicavo al dinamico).
Un giorno di luglio 2011 però Francesca si è presentata a Borgo S. Michele con il suo Vaporetto montato e da provare in acqua. Mi è piaciuto molto e soprattutto mi ha entusiasnato la sua manovrabilità; a causa del fondo senza derive naviga con molto rollio specialmente nelle curve però la cosa può essere facilmente ovviata.
Nell'estate del 2012 ho costruito e verniciato scafo (questo genere di lavoro lo faccio nella casa al mare, sul portico, perchè a Roma non mi è possibile) e quest'anno ho montato la meccanica e l'elettronica e l'ho provato in piscina. Anche il mio "rolla" e sto cercando di vedere come aggiungere una deriva o delle alette stabilizzatrici laterali.
Il modello è diviso in 3 parti: scafo, pianale con sedili passeggeri e cabina di pilotaggio, cabina passeggeri.
Nello scafo ho annegato due bulloncini da 3 Ma e il pianale si unisce a questo con due dadi. Sto ancora cercando il modo di unire la cabina al pianale, perchè la voglio mantenere asportabile.
Vi unisco le foto della situazione attuale.

Ciao Massimo. Anch'io ho cominciato a costruire il battello veneziano della Mantua. Ad un certo punto però non mi piaceva il modello serie 80 e quindi avendo Gilberto Penzo a portata di mano ho acquistato il libro vaporetti ed ho modificato il modello in quello della serie 20 VA





cioè quella con la quale andavo al Lido da ragazzo!
C'era troppa nostalgia!
Ciao e buon modellismo.
OLI

Mi ha fatto molto piacere il tuo tempestivo commento al mio post.
Nella scatola c'è solo una serie di decals con le matricole: Actv 13 - VE 7817 e poichè non voglio fare lo stesso modello di Francesca dovrò farmele da solo.
Sulle foto ricavate da internet ho potuto ricavare solamente queste due accoppiate:
Actv 83 - VE 7556
Actv 94 - VE 7821
Io fino allo scorso anno venivo spesso a Venezia (per il lavoro di mia moglie), ora non più e quindi non posso più soffermarmi vicino ad un imbarcadero per controllarle.
Ho chiesto a Penso se aveva il db delle matricole ma mi ha risposto di no e di provare a rivolgermi all'Actv.
Puoi darci una mano? Penso che se avessimo un bel numero di accoppiate potremmo inserirle nel nostro sito a favore di tutti quelli interessati a costruire questo battello.
Cari saluti
Massimo

Caro Massimo, sono proprio contenta di vedere le foto del tuo vaporetto. Ma, a parte il problema della matricola che, spero, attraverso l'interessamento di Oli, risolverai, non vedo l'ora di vederlo navigare insieme al mio E, a Ludica, potremmo fare insieme una bellissima esibizione, con i nostri due vaporetti che approderanno a Rialto

Il mo vaporetto farà la Linea 2 (Giudecca - Tronchetto - Ferrovia - Rialto - S.Marco - Lido, così potrò approdare al tuo imbarcadere senza errori di ambientazione.
Ho già preparato il cartello di percorrenza e lo stamperò sul film trasparente appena torno a Roma.
Chissà se Stefano fa poi preparato l'imbarcadero di S. Marco come aveva promesso?
A proposito è un pò di tempo che non si fa vivo, bisogna che lo sentiamo.
Saluti e buone vacanze
Massimo

Massimo Parasassi ha scritto:Da diversi anni avevo in magazzino la scatola di montaggio della panarth del Vaporetto veneziano e mi ripromettevo di costruirlo nella versione statica (allora ancora non mi dedicavo al dinamico).
Un giorno di luglio 2011 però Francesca si è presentata a Borgo S. Michele con il suo Vaporetto montato e da provare in acqua. Mi è piaciuto molto e soprattutto mi ha entusiasnato la sua manovrabilità; a causa del fondo senza derive naviga con molto rollio specialmente nelle curve però la cosa può essere facilmente ovviata.
Nell'estate del 2012 ho costruito e verniciato scafo (questo genere di lavoro lo faccio nella casa al mare, sul portico, perchè a Roma non mi è possibile) e quest'anno ho montato la meccanica e l'elettronica e l'ho provato in piscina. Anche il mio "rolla" e sto cercando di vedere come aggiungere una deriva o delle alette stabilizzatrici laterali.
Il modello è diviso in 3 parti: scafo, pianale con sedili passeggeri e cabina di pilotaggio, cabina passeggeri.
Nello scafo ho annegato due bulloncini da 3 Ma e il pianale si unisce a questo con due dadi. Sto ancora cercando il modo di unire la cabina al pianale, perchè la voglio mantenere asportabile.
Vi unisco le foto della situazione attuale.

Ho guardato con molta attenzione le foto: grande apertura per l'accesso ma, non ho capito bene come pensi di accedere velocemente alla batteria, che bisogna ricaricare spesso...
Per quel che riguarda il rollìo, dopo due anni di guida del vaporetto, ti consiglierei di non fare nulla: basta solo sapere che non bisogna fare curve strette e improvvise a tutta velocità alla guida ci si abitua molto presto e, in fondo, i risultati dei buoni piazzamenti del mio vaporetto, ne sono la dimostrazione

Massimo Parasassi ha scritto:Il mo vaporetto farà la Linea 2 (Giudecca - Tronchetto - Ferrovia - Rialto - S.Marco - Lido, così potrò approdare al tuo imbarcadere senza errori di ambientazione.
Ho già preparato il cartello di percorrenza e lo stamperò sul film trasparente appena torno a Roma.
Chissà se Stefano fa poi preparato l'imbarcadero di S. Marco come aveva promesso?
A proposito è un pò di tempo che non si fa vivo, bisogna che lo sentiamo.
Saluti e buone vacanze
Massimo

benissimo! La linea 2 approderà prossimamente a Rialto!

Il pianale e la cabina formeranno un unico blocco amovibile svitando due dadi posizionati a prua e poppa.
A questo punto è possibile l'accesso all'interno.
Ho usato una batteria al piombo da 6V- 4.5 A e quindi con un'autonomia di parecchie ore.

Su consiglio di Francesca posto qualche nota sulla costruzione del vaporetto veneziano.
Normalmente la relazione completa sulla costruzione la trovate sul mio sito a modello terminato, ma questa volta faccio un'eccezione.
Vi faccio vedere la cabina di manovra, con il cruscotto illuminato da led da 1mm di vari colori. L'ho realizzato con degli oblò di varie misure da 1 mm a 5 mm; cè la bussola (5 mm disenata al PC e inserita sotto il vetro) e il radar. Quest'ultimo l'ho realizzato con un oblò da 5 mm con vetro, sotto al quale ho incollato una cupoletta verde tagliata da un normale led; un led da 1mm illumina il tutto.
Poi ci sono le plafoniere di illuminazione della cabina. Queste sono state realizzate con 2 barrette di 9 led di quelle pronte per illuminare le carrozze H0. Poichè però queste ultime devono essere alimentate a 14 volt ed il mio traghetto è alimentato a 6 volt ho dovuto modificare il circuito. Ho dissaldato tutte le resistenze di carico, il ponte raddrizzatore e il condensatore antidisturbo. Ho poi tagliato tutte le piste anteriori e posteriori per isolare i vari led e in ciascuna pista ho pratiocato 2 fori da 0.8 mm. Poi con spezooni di filo telefonico rosso/bianco ho collegato tra loro tutti gli anodi e tutti i castodi ed ho inserito una resistenza da 1 kohm in serie agli anodi per alimentare il circuito.
Vi allego le foto e vi do appuntamento alla prossima puntata, per farvi vedere come procedono i lavori.

Eccovi altre foto della plafoniera per il Vaporetto veneziano.
Sistemata la barretta led ho dovuto costruire la plafoniera. Prima però ho saldato due chiodini d'ottone dalla parte posteriori per poter fissare la barretta alle ordinate della cabina.
Questa l'ho realizzata con due cannucce da bibita tagliate longitudinalmente, una sola era troppo corta, che ho incollato ai lati della barretta. Per tenerle in posizione ho interposto un listello di legno 3x3 che ho poi sfilato dopo l'incollaggio. Le cannucce le ho incollate con resina epossidica a due componenti, perché si sono rivelate insensibili ad ogni altro tipo di collante. Dopo aver sfilato il listello ho rifilato le cannucce ai due estremi ed ho costruito i tappi laterali con plasticard. A questo punto la plafoniera era pronta e l'ho fissata al soffitto della cabina. I due sottilissimi fili di alimentazione li ho portati all'esterno, nel tunnel che ho realizzato tra cabina passeggeri e cabina di manovra dove ho alloggiato l'alimentazione di tutto il complesso.
Nella foto si possono vedere i led verdi e rossi delle luci di via, che dovranno uscire sul tetto dentro le lampade di posizione, e la plafoniera della cabina di comando.
Arrivederci alla prossima puntata.