etabeta ha scritto:E' un capolavoro! pieno di particolari e sorprese!
Una domanda: ho visto che i divaricatori li hai fatti di legno, come mai? io li ho sempre visti di ghisa.
Ciao Francesca,
avendo letto gli ultimi Post inerenti il tuo bellissimo lavoro, vorrei approfittare del tuo Topic (con il tuo permesso), per fare un po' di chiarezza.
Innanzi tutto parliamo di "DIVERGENTI" e non di "Divaricatori"...
i primi li troviamo su pescherecci armati per la pesca a strascico, i secondi più probabilmente in sala operatoria.
Forma, grandezza e materiale con cui sono costruiti, sono direttamente proporzionati alla grandezza della rete e quindi al suo peso dato dallo spessore della maglia, dal materiale e dalla quantità di piombi e galleggianti ecc... e la grandezza della rete è a sua volta direttamente proporzionale alla grandezza del peschereccio o meglio ai cv motore.
A bordo si possono trovare anche entrambi (metallici e lignei) da utilizzare in base alle condizioni del mare, con un mare agitato si utilizzano divergenti più pesanti e stabili per limitare i "strocchi" sulle cime di traino.
Si può dire che in linea di massima che nella piccola e media pesca troveremo spesso il divergente con assi di legno e armatura metallica, ma più i numeri aumentano e maggiore deve essere la robustezza di quest'ultimi per sopportare gli enormi sforzi ai quali vengono sottoposti.
Oggi la tendenza è per il metallico o materiali alternativi, in quanto hanno la non trascurabile caratteristica di "manutenzione zero" a differenza del legno che dopo una stagione di pesca va rivisto sostituito e e comunque mantenuto efficiente.
Ecco il classico divergente da piccola media pesca in legno e ferro
Pessantissimo e tostissimo divergente professionale per grandi imbarcazioni.
Alternativa moderna...divergente a "V" in poliutilene...