Billing Boats Elbjørn

[Francesca]

Ciao Europa, sono un pò in ritardo con la pubblicazione delle foto della motorizzazione perché mi sono accorta che la configurazione che avevo progettato non andava bene. Intanto il regolatore che pensavo di mettere non supporta motori più piccoli della classe 550, poi i motorini non andavano bene, troppo lenti con la batteria da 4,8 v. A questo proposito, tu che motori hai messo? E che batterie? Io ora sto provando, usando sempre le batterie da 4,8 V. un motorino a prua classe 280 Robbe slow fly e a poppa un 400 Aeronaut con range di voltaggio da 3 a 8,4 V. Naturalmente ho cambiato regolatore e, per adesso il motorino di prua funziona, quello di poppa devo ancora collegarlo. Vediamo cosa riesco a combinare… Tu, intanto, fammi sapere come stai procedendo: il reciproco confronto in questi casi è preziosissimo!

[Francesca]

Ed eccomi arrivata finalmente a risolvere il bandolo della matassa della motorizzazione di questo modello. In effetti ora all'interno dello scafo c'è proprio una notevole matassa di cavi e cavetti che ho cercato di mettere un pò a posto, ma l'ordine in questo caso non è il mio forte...
Ho istallato due piccoli motori diversi uno dall'altro: a prua un piccolo Robbe 280 Slow Fly, a poppa un Areonaut Race 400 .

Robbe 280 Slow Fly

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Areonaut Race 400

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I due motori sono indipendenti e sono alle dipendenze di due differenti regolatori di velocità.

schedina regolatore dello Slow Fly

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Mini regolatore dell'Areonaut

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I regolatori sono alimentati da due batterie NiMh da 4,8 V e 3300 mAh in parallelo, inoltre i motori sono protetti da fusibili da 7,5 A.

Il fusibile nel suo contenitore

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Batteria & fusibile

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Cavo batterie in parallelo

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Fatti collegamenti e controlli, tutto funziona e questa è la panoramica dell'intricato insieme

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[Francesca]

Questo rompighiaccio era in lastre di acciaio saldate e chiodate. Ho trovato diverse foto che testimoniano la disposizione delle varie lastre metalliche, delle saldature e delle chiodature.

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Voglio provare a riprodurre il tutto, malgrado la scala molto ridotta.
Ho iniziato, sulla base delle foto della nave vera, a disegnare sullo scafo le varie lastre e l'andamento delle saldature e delle rivettature.

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Le linee, come si vede, sono piuttosto approssimative, ma mi servono solo come guida per l'applicazione delle decalcomanie in rilievo in scala 1/75. Il tutto sarà poi verniciato.
Alla prossima.

[europa]

ciao, avevo montato anch'io 2 motorini anonimi ma ho avuto difficolta nel far entrare nei aloggiamenti rotondi con giunto cardanico perciò ho levato il tutto e comincio ad apporre i listelli, dopodichè montero il ponte a proposito hai avuto difficolta per la poppa,

[Francesca]

ciao, avevo montato anch'io 2 motorini anonimi ma ho avuto difficolta nel far entrare nei aloggiamenti rotondi con giunto cardanico perciò ho levato il tutto e comincio ad apporre i listelli, dopodichè montero il ponte a proposito hai avuto difficolta per la poppa,

Infatti anche io ho avuto difficoltà a fare entrare i motorini negli alloggiamenti predisposti, ma ho risolto distruggendoli cioè tagliando, limando e adattando gli alloggiamenti. Certo, la poppa necessita di un notevole lavoro di carteggiatura e stuccatura con stucco epossidico leggero. Insomma questo modello che a prima vista sembrava tanto facile, in realtà richiede molta accortezza e inventiva per risolvere i vari problemi che via via si presentano

[Francesca]

Ho iniziato il lavoro certosino dei rivetti sullo scafo. E' un'esperienza nuova per me e la sto portando avanti con l'applicazione di micro decalcomanie 3d in resina della arcinota marca inglese Archer. Purtroppo in Italia non c'è quasi nessuno che venda queste preziosissime bustine, così sono stata costretta ad acquistarle negli Stati Uniti con relative spese di spedizione e dogana

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Dopo avere studiato molto, consultando e osservando parecchi filmati sulle modalità di applicazione, armata di taglierino, pinzette, lente d'ingrandimento e molta pazienza, ho dato inizio all'applicazione delle decal sulle linee che avevo in precedenza tracciato. Di seguito le macro foto dove si intuisce il lavoro. Dico "si intuisce" perché il supporto delle decal è trasparente e lascia vedere i segni a matita sottostanti. Per maggiore sicurezza, ho fatto prima una prova su un pezzo di plasticard e l'ho verniciato: il risultato mi è sembrato accettabile.

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Prova su plasticard verniciato

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Alla prossima.

[alessandro cenci]

Mi sembra un risultato più che accettabile! Brava Francesca.

[Francesca]

Mi sembra un risultato più che accettabile! Brava Francesca.

Grazie Alessandro, il tuo commento da esperto in questa materia particolare mi solleva il morale Comunque, a lavoro terminato, vediamo se sarà davvero accettabile o se dovrò carteggiare tutto azzerando le ore che ci ho dedicato… Il fatto è che c’è sempre una prima volta e che vale la pena di provare visto che se si sbaglia non è prevista la fucilazione

[casimiro]

Buonasera Francesca mi piace molto il lavoro che stai facendo complimenti no vedo l'ora do vederlo finito

[Francesca]

Finalmente ho terminato la messa in opera delle decalcomanie per le chiodature. E' stato un lavoro lunghissimo e di pazienza di cui non so ancora l'effettivo risultato perché sono talmente microscopiche, che ho qualche dubbio sull'effettiva visibilità dopo tre mani di vernice spray.
Nella parte più immersa dello scafo ho eseguito i rivetti utilizzando colori acrilici molto densi applicati con un beccuccio ad ago.
Ho quindi preparato la mascheratura per verniciare la parte immersa dello scafo (opera viva).

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Alla prossima.