Restauro Vaporetto veneziano
Inviato: 05/10/2020, 21:48
Ogni tanto occorre fare manutenzione ai nostri modelli. Così, prima di iniziare un nuovo cantiere, ho deciso di mettere mano a un modello che avevo costruito nel 2011: il vaporetto di Venezia Linea 1 Canal Grande. Il modello non naviga da circa due anni ma prima ha solcato le acque di tutti i laghetti di Roma e dintorni, partecipando assiduamente al Campionato Regionale Amirel e dandomi anche molte soddisfazioni con bei piazzamenti. Pensando di modificare la motorizzazione perché c'erano parecchie cosette che non andavano, mi sono invece accorta che il fasciame di legno si era mosso e addirittura in alcuni punti si era proprio aperto. Davvero strano, perché la resina epossidica l'avevo messa sia all'interno, che all'esterno, per impermeabilizzarlo. Probabilmente, essendo uno dei miei primi modelli naviganti, avevo economizzato nella quantità.
Così mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato a sverniciare lo scafo con la pistola ad aria calda. Vi risparmio le foto di tutte le prime noiose fasi. Fatto sta che, dopo aver sverniciato e carteggiato ben bene, ho passato due mani di resina epossidica all'interno dello scafo e tre all'esterno, alternando anche una prima stuccatura delle imperfezioni con stucco francese (quello che si usa per il legno o i muri); dopo di che, dopo aver carteggiato finemente la resina ad umido, ho spruzzato sulla superficie lo stucco spray, carteggiato ancora e ristuccato le piccole imperfezioni rimaste con stucco acrilico 3M. Alla fine la superficie è risultata finalmente solidissima e liscia.
Dopo la necessaria mascheratura eseguita con nastro flessibile per aerografia che segue le curve senza perdere aderenza e un altro nastro di spessore molto sottile e liscio ma dall'aderenza delicata, ho verniciato lo scafo con quattro mani di spray acrilico opaco rosso ossido per l'opera viva e quattro mani di spray acrilico lucido nero per l'opera morta.
Ecco le prime foto.
E ora, visto che ci sono, andrò avanti con un pò di migliorìe...
Alla prossima
Così mi sono rimboccata le maniche e ho iniziato a sverniciare lo scafo con la pistola ad aria calda. Vi risparmio le foto di tutte le prime noiose fasi. Fatto sta che, dopo aver sverniciato e carteggiato ben bene, ho passato due mani di resina epossidica all'interno dello scafo e tre all'esterno, alternando anche una prima stuccatura delle imperfezioni con stucco francese (quello che si usa per il legno o i muri); dopo di che, dopo aver carteggiato finemente la resina ad umido, ho spruzzato sulla superficie lo stucco spray, carteggiato ancora e ristuccato le piccole imperfezioni rimaste con stucco acrilico 3M. Alla fine la superficie è risultata finalmente solidissima e liscia.
Dopo la necessaria mascheratura eseguita con nastro flessibile per aerografia che segue le curve senza perdere aderenza e un altro nastro di spessore molto sottile e liscio ma dall'aderenza delicata, ho verniciato lo scafo con quattro mani di spray acrilico opaco rosso ossido per l'opera viva e quattro mani di spray acrilico lucido nero per l'opera morta.
Ecco le prime foto.
E ora, visto che ci sono, andrò avanti con un pò di migliorìe...
Alla prossima