FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Diversi anni fa, durante delle vacanze estive particolarmente calde, acquistai una rivista specializzata in Yacht, dove ne erano proposti e rappresentati di tutti i tipi e le foggie: e allora, perchè non realizzarne uno?

Detto fatto, presi un foglio di carta millimetrata e iniziai a disegnare.

Ed ecco l'approssimato abbozzo delle viste laterali, superiori ed i primi schizzi delle ordinate.




Ma poi finite le vacanze, altri progetti presero il sopravvento e il mio primo yacht non riusci a entrare in cantiere!!!

Finchè, navigando in rete, mi sono imbattuto in un motoscafo della Kyosho, il Majesty, che non chiedeva altro di essere restaurato e riportato a navigare!!!

Cosa meglio di uno scafo da riutilizzare apportando tutte le modifiche che avevo pensato all'epoca?
L'acquisto era obbligatorio!!!
Ma come tutti gli acquisti compulsivi, anche questo non ha fatto eccezione, ed è rimasto nel suo pacco in attesa di tempi migliori!!!

Solo da qualche tempo, è stato riaperto il pacco ed è iniziato finalmente lo smontaggio per portare il modello ad un completo rinnnovamento.

Inizia così un nuovo post sul restauro di questo modello classico, dove i cambiamenti e le modifiche trasformeranno questo bello yacht, nel prototipo Lucky Star!!!

Ecco come si presenta alla sua uscita dalla scatola.













Non resta che cominciare!!!

Ciao Alberto, anche tu alle prese con un yacht. Seguirò con attenzione le vari fasi del restauro/trasformazione del modello.
Saluti

Grazie Francesco,
è un gran bel mostro il tuo nuovo Yacht!!!

Ed ecco un piccolo avanzamento.

Dopo una bella pulizia, lo scafo è stato "allegerito" sia internamente che esternamente,
a partire dal vecchio supporto motore, agli adesivi presenti un po dappertutto.







Sono così stati evidenziati alcune aperture da chiudere: il foro dello scarico sulla fiancata di dritta,



il foro sullo specchio di poppa



quello laterale per il passaggio dell'antenna, e quello per l'interruttore di accensione della radio.




Questi sono stati chiusi con resina epossidica bicomponente e fibra di vetro.

Solo l'asse portaelica, ancora utilizzabile, è stato mantenuto al suo posto, anche se è stata necessaria
una minima stuccatura per eliminare lo scalino di montaggio dell'abs sullo scafo.



Come anche sull'estrema prua, è stata necessaria una piccola stuccatura.



Alla prossima!

Forme in cartoncino
Come al mio solito, ho preso del cartoncino e nastro carta ed ho iniziato a costruire delle forme
cercando di dare un profilo più morbido alla poppa dello scafo, che risulta molto squadrata.

Anche l'accostamento di una spiaggetta allo specchio di poppa, renderà la linea decisamente "più accattivante"!!!





Per completare la poppa ho pensato di creare dei gradini sulla sinistra, ed un vano tecnico



Ma volendo dotare di un tender lo yacht, dovrò vedere se applicare o meno questa soluzione.

In definitiva, anzichè attenermi al mio vecchio progetto, ho iniziato ad improvvisare direttamente sul modello!!!

Stabilite le nuove forme in cartoncino, sono state disegnate su compensato da 6 mm e ritagliate.

Ecco come si presentano applicate provvisoriamente alla poppa.










Per poter rendere il tutto più solido con la resina, ho mascherato con nastro da pacchi la poppa.









L'applicazione della resina sul compensato esattamente nel posto dove sarà montato sullo scafo,
consente di far aderire perfettamente il legno alla plastica, senza lasciare spazi e seguendo le curve in maniera fluida ed omogenea.

Costruzione supporto motore

Mentre si asciuga la resina, preparo il nuovo basamento che servirà da supporto per il motore.

Anche il motore è riciclato, andando a pescare tra quelli recuperati da altri progetti.

In questo caso ho scelto uno SPEED 700 BB Turbo Neodym da 9,6V



che dovrebbe garantire sufficiente potenza per far planare questo giocattolino!!!


Anche il regolatore di velocità è stato recuperato, proveniendo da una vecchia riparazione.




Come ben sapete, mi piace il legno, per cui prendo degli avanzi di compensato ed inizio a disegnarne il profilo.







Dopo alcune prove e rettifiche, provo il motore, con anche la serpentina di raffreddamento montata.





Un paio di mani di resina, e via con il fissaggio all'interno dello scafo



Per questo incollaggio uso una bicomponente extraforte, che mi consente però qualche minuto per il centraggio e l'eventuale riposizionamento del supporto motore.

Infatti è estremamente importante che l'asse portaelica e l'asse del motore siano quanto più possibile allineati.

Con la stessa bicomponente fisso anche il tubicino di ingrassaggio, in ottone, sul tubo dell'asse portaelica:
dato l'elevato numero di giri è importante poter lubrificare bene e velocemente l'asse!!!

Ecco come si presentano le nuove parti in legno dopo essere state resinate.





Sono stati poi fatti due buchi per inserire dei piccoli montanti in ottone, sui quali andare a fissare le code laterali in legno.



ed ecco il tutto fissato con epossidica e fermato dai morsetti in attesa dell'asciugatura.

Anche a me piace il legno e apprezzo le tue modifiche e abbinamenti plastica/legno/resina, una combinazione che sta dando ottimi risultati

Gazie Francesca!!!

Speriamo che alla prova finale in acqua tutti i pezzi rimangano al loro posto!!!

Dopo la completa asciugatura, c'è comunque bisogno di un minimo di stuccatura...



carteggiatura...



ed infine una paio di mani di primer...







e aspettiamo che asciughi per benino!!!