Penso sia capitato a molti navimodellisti, in procinto di iniziare i lavori di un nuovo cantiere, di porsi la domanda: "E adesso, che modello costruisco?". Ho sempre avuto una predilezione per i mezzi militari e alla mia esigua flotta mancava un rimorchiatore ..... quindi ecco la risposta : un rimorchiatore militare!
Inizialmente mi ero indirizzato su scafi americani della Seconda Guerra Mondiale (ad esempio classe ATA /ATF /ATR) ma ho avuto una certa difficoltà a reperire i piani costruttivi e poi avevo già realizzato un soggetto della marina statunitense (la Elco PT Boat). Quindi sono stato ben felice di orientare la mia scelta su un mezzo, forse poco conosciuto, della Regia Marina Militare: il SENIGALLIA.
Il SENIGALLIA era un rimorchiatore d'alto mare da 550 CV, appartenente ad una classe composta da due unità (gemello del VENTIMIGLIA), varato dai Cantieri Navali Breda di Marghera il 9 gennaio 1940. Era armato con 6 mitragliatrici e 1 cannone Armstrong da 76/40 montato a poppa. Catturato dai tedeschi a La Spezia all'indomani dell'Armistizio, il 9 settembre 1943, venne affondato per bombardamento aereo a Genova, il 4 settembre 1944. Il gemello VENTIMIGLIA, sopravvisse al conflitto e rimase in servizio fino al 1983.
Oggi il relitto del SENIGALLIA riposa adagiato su un fondale sabbioso a 46 metri di profondità, ad ovest dell'imboccatura del porto di Genova. Da un report di immersione trovato in internet, ho appreso che due delle mitragliatrici di cui era dotato hanno i caricatori inseriti, mentre il ponte nelle immediate vicinanze è ancora cosparso di bossoli, segno di un tentativo di difesa, prima dell'affondamento.
Con questa scelta immagino di soddisfare Alimurimeta, grande appassionato di rimorchiatori!
Quindi ..... iniziamo!
Anzitutto, circa un mese fa, ho acquistato i piani costruttivi dall'Associazione Navimodellisti Bolognesi.
I disegni, in 7 tavole molto curate, sono tratti dai progetti originali di cantiere e sono in scala 1:25.
Questo significherebbe avviare la costruzione di un modello lungo 140 cm di peso considerevole! Ho quindi ridotto la scala ad 1:34 ridisegnando il profilo e la pianta del modello, in modo da ottenere una lunghezza complessiva di 103 cm.
L'operazione ha richiesto circa 5 giorni di lavoro di matita, riga e squadretta: non si tratta semplicemente di rifare i disegni, ma di studiare le soluzioni migliori per il profilo interno della chiglia, per l'incastro delle ordinate, per il posizionamento dei correntini di rinforzo e per la collocazione ed il fissaggio dei vari componenti all'interno dello scafo, in modo da non lasciare nulla al caso.
Per realizzare la sagoma delle ordinate, ho fotocopiato la parte del progetto che le raffigurava ed ho effettuato una scansione dell'immagine. Quest'ultima è stata successivamente elaborata al computer, dimensionandola alla scala 1:34. Ho stampato il tutto su cartoncino da disegno ed ho aggiunto il profilo interno.