Cap. 11

MITRAGLIERE IN SCALE PICCOLE
(1/150-160-200)

(M. Parasassi)

Ho iniziato a costruire il modello della Littorio (scala 1/160) nel 1991 e dopo due anni di lavoro avevo completato la nave con l’esclusione di tutte le artiglierie più alcuni altri piccoli particolari.

A questo punto ho sospeso la costruzione perchè non riuscivo a trovare in commercio le artiglierie minori (n° 8 aa37-54-bin e n° 14 aa20-65-bin) e mi ero demoralizzato. Gli unici modelli di artiglierie che avevo trovato e che si potevano assimilare alle reali erano i 4 obici da 120/45 e le 4 mitragliere aa37-54-sing ubicate a prua.

Nelle fig. 1-2-3-4 che seguono le artiglierie semplificate, disegnate in scala 1/100 ed i modelli commerciali che ho reperito e che erano compatibili con la scala 1/160.

fig. 1


fig. 2


fig. 3


fig. 4

 

Provare ad autocostruirle mi sembrava un impegno troppo grande per le mie capacità tecniche; la 37/54 doveva essere lunga intorno ai 30 mm e la 20/65 15 mm.

Così il modello è rimasto abbandonato nel mio piccolo laboratorio (ben protetto dalla polvere) per una quindicina d’anni.

Quest’estate un mio amico mi ha regalato il CD con le foto della Roma di Barbieri in scala 1/100 (campione italiano nel 2005) e sono rimasto allibito nel vedere come un modellista del suo calibro era riuscito a riprodurre tali particolari, in fig. 5 il modello della aa37-54-bin.

Ciò mi ha demoralizzato ancora di più, ma poi la ragione ha preso il sopravvento. Ho pensato a chi ha l’hobby della pittura e dipinge, anche senza essere alla pari di Giotto, e a chi scrive poesie, senza minimamente sentirsi depresso perchè non può competere con Petrarca; ognuno deve svolgere il proprio lavoro o il proprio hobby secondo le proprie capacità, tecniche o creative.


fig. 5

Questo ragionamento mi ha dato coraggio e, pur sapendo di non essere minimamente in grado di competere con lui, ho deciso di rimettermi al lavoro sulla mia Littorio.

Il problema da risolvere era di riuscire a costruire dei modellini di mitragliere, che somigliassero alle reali, e che fossero facili da realizzare, tenendo conto delle dimensioni che dovevano avere e del fatto che, non possedendo un tornio e non avendo la più pallida idea di come si faccia una fusione in resina, dovevo utilizzare solamente foglietti e listelli di plasticard, più le canne di ottone facilmente reperibili in commercio.

Ho acceso il PC ed ho iniziato a disegnarle in scala, semplificando di molto i particolari; il risultato mi è sembrato soddisfacente ed ho iniziato la realizzazione, in fig 6 e 7 i disegni costruttivi in scala 1/100 che ognuno può realizzare anche in scale più piccole, come ho fatto io, facendo le debite proporzioni.


fig. 6


fig. 7

Come base per le mitragliere ho utilizzato i bottoni automatici da 10 mm acquistati in merceria.

Sulla parte femmina ho costruito la base della mitragliera incollandoci due listelli 1x1 mm ed una piastrina 5x6 mm (fig. 8).

Il maschio l’ho incollato, utilizzando resina epossidica a due componenti, sulle sovrastrutture della nave dopo averci inserito al centro uno spezzone di tondino di polistirene, per facilitare la tenuta, e averlo verniciato, (fig. 9-10-11).


fig. 8


fig. 9


fig. 10


fig. 11

Nella fig. 12 i particolari costituenti la mitragliera aa37-54-bin e la stessa assemblata, come canne ho utilizzato delle canne commerciali in ottone da 25 mm; in fig. 13 la mitragliera aa20-65-bin assemblata e le sue componenti.


fig. 12


fig. 13


fig. 14

Dopo la verniciatura il risultato mi è sembrato più che accettabile, in fig. 14 due esemplari della aa37-54-bin e due della aa20-65-bin già pronte e in fig. 15-16 montate sul modello.

In fig.17, infine, gli obici da 120/40 con aggiunte le protezioni paravampa realizzate con plasticard da 0.25 mm.


fig. 15


fig. 16


fig. 17

Ora finalmente la mia Littorio è quasi completa, i particolari più difficili da realizzare sono pronti e montati; ho iniziato a costruire le altre artiglierie, 3 torri trinate da 381, 4 torri binate da 152 e 12 torri antiaeree da 90, che saranno oggetto di un nuovo articolo.

Come potete vedere per noi modellisti niente è impossibile, basta non farsi prendere dallo scoraggiamento.

Articolo pubblicato sui NOTIZIARI n° 57-58

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