5 MODELLI VACUFORM E IN RESINA
A - MODELLI VACUFORM
I modelli vacuform sono modelli realizzati, in piccola tiratura, da ditte artigianali con il metodo dello stampaggio sotto vuoto. Questo metodo consiste nello stampare in rilievo su fogli di polietilene, dello spessore di circa 1 mm, i semi gusci delle parti del modello, mediante semplici macchine che scaldano la plastica e la sagomano per aspirazione in una forma.
I pezzi dovranno essere tagliati uno per uno e lisciati per asportare la plastica in eccesso; poi potranno essere trattati allo stesso modo di quelli stampati per fusione.
Spesso questo sistema viene usato per produrre varianti di modelli commerciali ad iniezione e quindi molte parti del modello devono essere ricavate dalla scatola principale, scartando quelle ricostruite in vacuform.
fig. 44
Certe volte il normale collante per polistirolo può non essere adatto ad incollare i modelli vacuform perchè il materiale usato non è il polistirene; occorre prima di tutto accertarsi quale collante è adatto, utilizzando dei ritagli di materiale; provare anche il cianoacrilato o le resine epossidiche bicomponenti, e poi procedere.
Spesso le parti da incollare sono troppo sottili per garantire un perfetto incollaggio (ad esempio i semi gusci della fusoliera) ed allora occorre aumentare la superficie di contatto. Io ed es. incollo le due semi fusoliere su un foglietto di plasticard da 0.2 mm (ovviamente dopo aver ridotto di una uguale misura con la carta vetrata lo spessore delle due parti), dopo l’asciugatura ritaglio il foglietto a filo dalla parte esterna e lascio un tratto di circa 5 mm dalla parte interna; mi ritrovo quindi una superficie d'incollaggio di 5 mm su tutto il contorno.
Poichè in questi modelli mancano incastri e riscontri, per poter incollare le ali senza pericolo di distacchi, dovranno essere utilizzate delle baionette di rinforzo, realizzate con listelli di legno di qualche mm di spessore. inserite a cavallo della fusoliera e lasciate sporgere dai due lati di un'opportuna lunghezza. Queste baionette dovranno anche essere sagomate a forma di V per dare alle ali il necessario angolo di diedro.
fig. 45
fig. 46
Un modello di notevoli dimensioni del Piaggio P108 realizzato in vacuform
Terminato il montaggio è quasi sempre necessario procedere ad una stuccatura delle giunzioni, maggiore di quella che normalmente necessita per i modelli in pressofusione.
Per i particolari più minuti, che è impossibile realizzare in vacuform, vengono fornite fotoincisioni su lastrina metallica e parti in fusione di resina o di metallo bianco; queste fotoincisioni e fusioni si trovano in commercio come aggiuntivi per moltissimi modelli commerciali in pressofusione e servono per renderli più realistici.
Questi modelli non sono particolareggiati come gli altri e quindi dovranno essere migliorati; sarà l’abilità del modellista a sopperire alle carenze realizzando con mezzi appropriati quei particolari che fanno di un modello un BUON modello.
La costruzione di questo tipo di modelli richiede, come risulta evidente da quanto detto sopra, molta più tecnica costruttiva e quindi è riservata ai più esperti.
B - MODELLI IN RESINA
Anche questi tipi di modelli sono realizzati, in piccola tiratura, da ditte artigianali. Sono normalmente realizzati con blocchetti fusi di resina che costituiscono la carlinga o lo scafo e sono molto pesanti. Alla parte principale si uniscono poi i particolari (ad esempio le ali per i modelli di aerei o le sovrastrutture per i modelli di navi) sempre realizzati con blocchetti di resina.
Per incollare le varie parti di questi modelli occorre utilizzare il collante cianoacrilico, per le parti più minute, e quello epossidico bicomponente per quelle di dimensioni maggiori.
Spesso questo tipo di modello viene utilizzato per realizzare delle varianti di modelli commerciali costruiti con il metodo tradizionale (pressofusione) e quindi le parti in resina sostituiscono solo una o più parti del modello originale; per tutte le altre parti, non modificate, si utilizzano i pezzi della scatola originale.
fig. 47
In figura 47 si può vedere il modello del Ro 43 in resina (scala 1/72) in fase di avanzata costruzione; come è ben evidente i piloni alari e di sostegno dello scarpone sono stati realizzati con listelli tondi di polistirene di varie misure, scartando gli originali in resina, forniti nella scatola, che essendo molto fragili si sono rotti tentando di togliere loro le sbavature dello stampaggio.
Sia la carlinga che lo scarpone sono pieni, salvo l'abitacolo del pilota e del mitragliere che è scavato; il modello quindi si presenta molto pesante.
Da questa foto si può anche notare che mancano gli incastri per i timoni di profondità; sarà quindi necessario realizzare delle baionette metalliche per impedire a questi ultimi di staccarsi.
Anche per i modelli in resina vale quanto si è detto per i modelli vacuform a proposito dei piccoli particolari che vengono forniti (o che devono essere reperiti a cura del modellista) come fotoincisioni o fusioni.
Anche la costruzione di questo tipo di modelli è riservato ai modellisti più esperti.