Sabato 28 marzo 1998 - Alberto Zanardi

Pietro Mosti aveva insistito molto . . . . "Vedrete che ciò che vi propongo è interessante, si mangia bene, si spende poco, ecc. ecc. ....."; alla fine aveva convinto una buona dozzina di persone ad un’uscita dichiaratamente non modellistica.

Ritrovo dunque quasi all’inizio dell’autostrada per L’Aquila alle 9.30; i presenti all’appello sono solo nove, gli assenti hanno addotto i motivi più disparati......ma, mal gliene incolse!. Dopo poco usciamo a Castel Madama e ci dirigiamo sulla provinciale per Ciciliano, Pisoniano e Capranica Prenestina (915 metri) ove ci accoglie la neve caduta nei giorni precedenti; un bel cappuccino caldo confezionato ad arte dal barista amico di Pietro ci ristora.

Visitiamo poi il bel Palazzo Comunale recentemente restaurato e modernizzato che potrà essere sede di una prossima Mostra AMIREL, sotto il patrocinio del Comune stesso dice il Vicesindaco che fa gli onori di casa, illustrandoci cordialmente le loro attività promozionali per il prossimo futuro.

Poi tutti in macchina ad ammirare il panorama sempre più ampio che ci offre la provinciale per Guadagnolo (1218m) ove andiamo anzitutto a vedere il famoso Monumento da restaurare dal quale, fra neve a cumuli, si spazia con lo sguardo fino a Roma; naturalmente foto ricordo per gli audaci!.

Dopo qualche chilometro ed una breve discesa fra pascoli e pietraie, eccoci, sotto il monte Cerella, al Santuario della Mentorella d’antichissima origine (V secolo) e molto noto per pellegrinaggi e matrimoni.Assolta con compunzione anche la parte spirituale (i fraticelli sono molto gentili con i pochi ospiti presenti), percorriamo a ritroso la strada, non prima di esserci fermati a giocare con le palle di neve, (come tanti ragazzini N.d.R.) nei pressi di Guadagnolo, fino a Ciciliano dove ci aspetta la Casa delle sorelle Oblate del movimento "pro santitate" e un lauto pranzetto; qui purtroppo facciamo la parte dei matusa.....circondati da tavoli di ragazzi e ragazze in ritiro. E’ nostra ospite la signora Valeria Manni, espressamente invitata dalla responsabile Maria che fa gli onori di casa, per farci visitare nel pomeriggio una villa romana. Molto cordiale ed espansiva, la gentile signora durante il pranzo ci diletta e ci fa accalorare con amenità politiche della Prima Repubblica!.

Satolli, ci avviamo al passo della Fortuna (471m) a due chilometri da Ciciliano, e di lì a pochi metri, all’entrata di questa villa, ricostruita dal padre di Valeria sulle fondamenta dell’antico edificio usando materiali e soluzioni architettoniche le più simili a quelle originali. In effetti, il colpo d’occhio del complesso, l’ambientazione, la presenza di molti reperti dentro e fuori casa, il silenzio e l’atmosfera che si respirano ci lasciano stupiti e meditabondi.

Si fa sera, non ci rimane che ringraziare e salutare la nostra squisita Ospite (alla quale facciamo pervenire un mazzo di fiori) e far ritorno a Roma, non prima di rivolgere un sincero grazie all’infaticabile Pietro.

M. Parasassi

Il 28 marzo u.s. l’AMI ha festeggiato il suo 75° compleanno; la costituzione della Regia Aeronautica come terza arma indipendente, infatti, avvenne per R.D. il 28 marzo 1923.

Per festeggiare l’avvenimento l’AMI ha organizzato diverse manifestazioni tra cui la Mostra "Ali nel tempo" sul P.le della Concordia all’EUR (aperta fino al 24 maggio) e l’Air Show, previsto a Pratica di Mare per il 24 maggio, che concluderà le manifestazioni.

La visita alla mostra dell’EUR è stata, per un appassionato aeromodellista quale sono io, ricca di fascino e molto emozionante. Sul piazzale fanno bella mostra un F104 (del 3° St.), un Tornado (prototipo n° 9) ed un AMX (del 2° St.), questi tre aerei provengono dal museo di Vigna di Valle; è inoltre esposto un MB339CD (del 61° St.) nuovo fiammante. Accanto ad ogni aereo è stata posta una scaletta con pianerottolo per consentire ai visitatori di accedere all’altezza dell’abitacolo; alcuni ufficiali piloti sono a disposizione per illustrare le caratteristiche e la storia dei vari aerei. Sul piazzale è inoltre impiantata una torre di controllo mobile, collegata con il CRAV di Ciampino, e gli altoparlanti diffondono le conversazioni tra il Centro e i piloti in volo. Un grosso hangar di tela ospita la mostra di tutto ciò che non era possibile lasciare all’aperto. Entrando si fa un vero tuffo nel passato, poiché si trovano esposti alcuni aerei storici, parti staccate di aerei e armamenti, foto dell’epoca d’oro dell’aviazione, cimeli, plastici. La mostra ripercorre tutta la storia del volo in Italia dall’inizio ad oggi. Tra i cimeli ci sono il motore e le eliche del Wright Flyer che effettuò il primo volo a Centocelle nel 1909, alcuni strumenti, attrezzature e parti staccate di aerei della 1° GM. Gli aerei esposti sono: SVA, CR32, CR42, MC205, G91R, AB47J che, insieme con quelli esposti sul piazzale; rappresentano l’evoluzione dell’aeronautica italiana nel tempo. E’ inoltre esposta una cellula di CR42, compreso il motore stellare staccato, recuperata ed in fase di restauro.

Tra le parti staccate si può ammirare una mitragliera Safat 7.7 mm, una torretta Breda 12.7 mm che equipaggiava gli aerei da ricognizione e bombardamento negli anni ‘30-‘40, un siluro Whitehead per il SM79, missili Kormoran, Aspide, Sidewinder, pod fotografico Orpheus (che equipaggiano gli aerei più moderni). Sono esposti anche un motore del Vampire e un motore di Tornado.

Tra la documentazione fotografica, particolare menzione meritano le foto delle imprese dei record per aerei a pistoni (stabiliti oltre 60 anni fa) ed ancora imbattuti:

durata (67h13m) stabilito da Maddalena-Cecconi su SIAI64 nel 1930, velocità (709.209 Km/h) stabilito da Agello su MC72 nel 1934, altezza (17083 m) stabilito da Pezzi su CA161 nel 1938, distanza (12935Km) stabilito da Tondi-Dagasso nel 1939 su SM75.

Sono esposti anche foto e cimeli delle imprese di Nobile al Polo Nord.

Particolare fascino rivestono il plastico dell’idroscalo di Orbetello (sede della scuola NADAM e dei famosi idrovolanti Savoia-Marchetti), nonché il plastico che rievoca l’arrivo su New York dello stormo dei 24 SM55X comandati da Italo Balbo (19/7/1933). In esso ogni aereo (in scala 1/72) è riprodotto con la sua sigla individuale, i suoi colori, i suoi stemmi e la sua posizione all’interno della formazione.

Questo plastico, esposto fino ad alcuni anni fa al museo di Vigna di Valle, era stato inviato in giro per il mondo nel 1993 per commemorare il 60° anniversario dell’impresa.

Tra le cose dei giorni nostri ci sono i modellini del nuovo caccia EFA2000 e di una postazione per missili Spada, compresa di tutte le attrezzature e le apparecchiature di servizio.

Alcuni monitor, sparsi nell’hangar, trasmettono in continuazione documentari sulla storia e le imprese passate e attuali dell’AMI; una sala cinematografica con maxi schermo completa la parte multimediale a disposizione dei visitatori.

La visita della mostra richiede poco meno di due ore e la raccomando a tutti i cultori di aeronautica.

Appuntamento quindi all’AIR-SHOW del 24 maggio a Pratica di mare per ammirare, oltre alle esibizioni dei 200 aerei previsti, anche quella della nostra PAN; che qui vediamo durante l’esibizione all’AIR-SHOW del 7 settembre 97 all’aeroporto di L’Aquila-Preturo.

Prosegue l’attività della scuola di modellismo (con Villoresi, Mosti e Parasassi) presso la Città dei ragazzi di Via della Pisana. Quest’impegno, che ci siamo assunti in prima persona, ci occupa per un giorno la settimana (escluso Parasassi che, essendo ancora occupato con il lavoro, non è sempre presente). Villoresi si occupa di modellismo aereo e navale dinamico, Mosti di modellismo navale statico e Parasassi di plastimodellismo. L’amico Alari, lo scorso anno, si occupava di tecniche di pittura ma quest’anno, per problemi familiari, non ha potuto essere presente.. L’anno scolastico sta ormai giungendo al termine e già possiamo fare il primo bilancio. I ragazzi si mostrano sempre più interessati perché, specie per i nuovi, non appena si rendono conto che il modello che stanno costruendo prende forma, si sentono appagati e soddisfatti. Questa soddisfazione trapela quando, terminato un modello, scelgono un nuovo modello più impegnativo del precedente. Tutto ciò ci crea una gran soddisfazione perché ci rendiamo conto che il nostro lavoro continua a dare buoni frutti.

Vorremmo in questa sede sensibilizzare quei soci che, nel prossimo anno scolastico, potrebbero essere disponibili a darci una mano e permetterci così di intraprendere l’inse-gnamento di altre attività accessorie di modellismo. Questo ci consentirebbe anche un opportuno turn-over nell’impegno. Pietro Mosti

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