N O T I Z I E
numero 73
Anno XXXIV AMIREL – CL Unita’ d’ITALIA - MMDCCLXIV AVC
LUG - SET 2011
4° Gara Trofeo Regionale Lazio AMIREL 2011
Borgo S. Michele (LT) 10 luglio 2011 (M. Parasassi – A. Maretti)
Siamo arrivati alla 3° Gara del Trofeo, ultima prima della pausa estiva e ci siamo ritrovati in 12 a Borgo S. Michele. Possiamo già fare un primo bilancio; anche se le gare disputate a Roma (3 su 7) sono poche, possiamo dire che la partecipazione complessiva è stata numerosa, in totale 75 concorrenti. Mancano ancora da disputare 4 Gare e quindi, se continuiamo con questa media, supereremo senz’altro il centinaio di presenze. L’anno scorso con 6 gare disputate siamo stati in 56; ciò vuol dire che la scelta di effettuare un maggior numero di gare (ripartite su 2 Trofei) è stata pagante.
Lascio, come al solito, la cronaca della giornata al sempre solerte Alberto, sul cui sito potrete trovare foto e filmati a completamento di quanto mostrato in queste pagine.
A nome dell’AMIREL un sincero ringraziamento a Maura e Lucia che hanno affiancato Francesca per dare una nota gentile alla giornata.
Buone vacanze e arrivederci al 4 settembre, sempre in questo luogo ameno e riposante.
Massimo
Dal sito: amnavimodel.it
Visto che ormai ci siamo affezionati a questo fantastico luogo, eccoci di nuovo al Laghetto del ristorante La casa del Lago a Borgo San Michele (LT), per lo svolgimento della IV Gara del Trofeo Regionale Laziale 2011 AMIREL.
Il clima non poteva essere più favorevole: anzi, pure troppo!!! La temperatura è andata progressivamente salendo, raggiungendo il record dell'intero anno (che fortuna...)!!!
E anche in acqua l'agonismo ha reso incandescente le prove!!!
Numerosa la partecipazione degli amici modellisti, 12 con 17 modelli, e molto alti i punteggi ottenuti, evidenza del fatto che a forza di gareggiare, le qualità di pilotaggio stanno aumentando!!!
Bravi!!!
Notevole la realizzazione del Paolucci da parte di Arturo, completamente allestito anche internamente, e che ha partecipato per la prima volta al Trofeo.
Altre new entry sono state il tipico battello veneziano di Francesca, con tanto di passeggeri, e la Calypso di Roberto, che ha esplorato i fondali con il suo batiscafo messo in acqua dalla gru realmente funzionante.
Una nota la merita l'Hesperidies, nave oceanografica che sta prendendo forma sotto le mani di Carlo, che ha avuto il suo battesimo dell'acqua per alcune prove di galleggiamento.
L'ennesimo ringraziamento a Sandro, che ha reso praticabile con ombrelloni tutta la zona espositiva e di allestimento, fino alla postazione di gara.
E che ci ha resi satolli con la sua impareggiabile cucina!!!
E ora tutti in libertà, e in attesa di temperature più miti ci diamo appuntamento il 4 settembre per la IV Gara della Targa Mosti-Villoresi, sempre alla Casa del Lago.
Buone vacanze!!!
Alberto
La postazione di comando e i due Garibaldi 1860 e 1900 in navigazione |
Il vaporetto veneziano completamente arredato e affollato |
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La Calipso con il batiscafo che può essere ammarato e l’Hesperidies in costruzione |
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La doverosa pausa di ristoro |
4° Gara Targa MOSTI-VILLORESI 2011
Borgo S. Michele (LT) 4 settembre 2011 (M. Parasassi – A. Maretti)
Le ferie sono finite e rieccoci al … chiodo.
La 4° Gara della Targa M-V da l’inizio alle danze che proseguiranno il 25/9 con la 5° e ultima Gara del Trofeo AMIREL, il 9/10 con la 5° ed ultima Gara della Targa M-V ed infine il 23/10 con l’attesissimo Trofeo GSM Impianti in unica Gara. Per quest’ultimo Trofeo è in corso di stesura il Regolamento, che sarà reso pubblico quanto prima.
Come al solito lascio il compito di recensire la cronaca ad Alberto, mentre io mi limito a fornirvi una selezione di foto; ecco la cronaca tratta dal suo sito, nel quale potrete ammirare moltissime altre foto della giornata.
Dal sito: amnavimodel.it
Anche la quarta gara della Targa Mosti - Villoresi si è svolta sul Laghetto del ristorante La casa del Lago a Borgo San Michele (LT), dove una calda e afosa giornata ha permesso di svolgere le due prove di rito.
Pur essendo qualche amico ancora in ferie, ci siamo ritrovati in ben 8 concorrenti con 13 modelli.
Il preventivo montaggio del circuito di gara il giorno prima, ha consentito ai modellisti più mattinieri di iniziare appena arrivati, sfruttando al massimo la giornata.
Questo ha consentito il regolare e rilassato svolgimento della gara.
L'assenza di Maurizio per alcune noie, mi ha visto come "supplente" nel ruolo di giudice di gara, facendomi saggiare la fatica che normalmente è lui a sopportare!!!
Buona guarigione!!!
La mancata accensione del modello del Magnaghi di Gianluca, mi ha visto nel solito ruolo di recuperatore, sempre con l'ormai collaudato Holstentor.
I punteggi sono stati abbastanza elevati, con un'evidente incremento delle prestazioni medie dei concorrenti, che hanno imparato a curare meglio gli aspetti prettamente navali dei modelli. Alcuni problemi li hanno mostrati il MAS 15 di Lorenzo, che anche con un solo motore, è comunque riuscito a portare a termine con un buon punteggio la gara, e la mia Assunta Tontini Madre, che ha avuto noie con la retromarcia.
Titanica novità lo spettacolare peschereccio Irma S. di Luciano, che per la scala e le sue dimensioni rappresenta il modello più grande dell'Associazione. Per il suo trasporto sono necessarie almeno due persone e... soluzioni di alta ingegneria!!! Grandiose e dettagliatissime tutte le attrezzature di bordo, con paranchi funzionanti, fumo a gogo, e... diavolerie di tutti i tipi!!! Notevole l'impatto scenografico sulle acque del laghetto, dove la sua maestosità non passa inosservata!!!
Altra new entry il velocissimo motoscafo della Guardia di Finanza V6000, di Roberto, in via di rifinitura.
Al termine della gara, e fuori concorso, ho collaudato il nuovo yacht che ho ricostruito identico, ma con alcune migliorie, in sostituzione di quello che mi è stato rubato lo scorso anno. Facendo alcune evoluzioni ad alta velocità e al limite del rocambolesco, sono incappato anche in un ormeggio ... molto particolare!!! Da vedere in foto e ... da non ripetere!!!
Infine, come di consueto, abbiamo gustato le prelibatezze messe a disposizione nel ristorante del Laghetto, dove Sandro, ci ha accolto e rimpinzato a sazietà.
A presto!!!
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Viste del campo di gara |
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Modelli in gara e … in panne |
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I modelli new entry |
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La tavolata ristoratrice |
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ARRIVEDERCI AL 25
settembre per la
5° e ultima Gara del TROFEO AMIREL 2011
RASSEGNA STAMPA
Master & Commander
M. Parasassi – A. Maretti
Recensione di M. Parasassi
Qualche anno fa ho visto il film "Master & Commander", ambientato su una corvetta di Sua Maesta Britannica nel periodo delle guerre Napoleoniche. Il film mi è piaciuto molto perchè rappresenta in modo esemplare la vita a bordo delle navi dell'epoca, con scene di ambiente e azioni in battaglia mozzafiato.
Poco tempo fa ho trovato in libreria il romanzo "Primo Comando" di Patrick O'Brian (1914 – 2000), ed ho così saputo che questo autore ha scritto, tra gli altri, una saga di 21 romanzi con gli stessi personaggi e la identica ambientazione (all’epoca delle Guerre napoleoniche) ed incentrata sui personaggi del capitano della Royal Navy Jack Aubrey (attore Russell Crowe) e del medico di bordo nonché naturalista e letterato Steven Maturin.
Il romanzo che ha ispirato la vicenda del film (caccia ad una nave francese e sosta alle Galapagos) è “Ai confini del Mare” il 10° della saga.
Se il film mi era piaciuto il romanzo mi ha entusiasmato.
I romanzi che compongono la saga si distinguono per l’alta qualità delle ricerche storiche, per l’accurata esposizione delle complesse manovre navali all’epoca della marineria velica e per la descrizione dettagliata della vita di bordo del XIX secolo; le manovre a bordo sono narrate con precisione e dovizia di particolari, usando la giusta terminologia navale.
Un piccolo dizionario di termini marinari correda il romanzo in aiuto a chi non ha dimestichezza con le parole "mura, scotta, drizza, riva, bolina, apostoli, paterazzi, ecc." e, devo confessare, che qualche volta ci ho fatto ricorso anch'io.
Eccezionali sono le descrizioni delle manovre strategiche, eseguite durante lo svolgimento delle battaglie, per prendere il sopravvento su navi con armamento o velocità superiore. Di seguito un breve stralcio tratto dal romanzo.
Molti dei fatti bellici rievocati nei romanzi sono effettivamente accaduti in quel periodo.
La nave che appare come la Surprise nel film è la “HMS Rose”, copia di un’omonima fregata britannica (1757-1799) che combattè nella guerra d’Indipendenza americana e fu affondata per bloccare un porto.
A dispetto del nome non appartiene alla Royal Navy, ma appartiene al registro navale statunitense.
NdR Molte notizie riportate in questo articolo non sono frutto delle mie elucubrazioni mentali, ma trovate su Wikipedia, dove mi sono rivolto per ricercare notizie bibliografiche e biografiche sull’autore non riportate nel romanzo.
Fonti:
http://it.wikipedia.org/wiki/Patrick_O%27Brian;
Recensione di A. Maretti
Nel corso degli anni ho avuto il piacere di leggere l’intera serie delle Avventure di Aubrey e Maturin, seguendo il ritmo, molto lento, di traduzione e pubblicazione della casa editrice italiana.
Ora che è possibile avere a disposizione tutta la serie completa, sarà molto più facile per il lettore, tenere il filo delle storie di questi due avventurosi eroi e delle loro vicissitudini.
Come marinaio, non ho potuto che ritenermi ampiamente soddisfatto dallo stile di O’Brian, magnificamente tradotto nella versione italiana.
Come appassionato della navigazione a vela, non ho potuto che rimanere meravigliato dalla più che reale descrizione di tutto ciò che avveniva a bordo di una nave: soprattutto del 1800!
Come estimatore delle navi in legno, non ho potuto che ammirare la puntuale, quasi maniacale descrizione di qualsiasi dettaglio di costruzione ed armamento delle navi dell’epoca, con addirittura pro e contro delle costruzioni navali durante i periodi della guerra e addirittura degli arsenali!
In ultimo, come modellista, non posso che consigliare la costruzione di una nave a vela di quel periodo, dove si potranno ritrovare tutte le caratteristiche trattate nei libri, rivivendone le avventure nella stessa essenza del racconto.
Qualsiasi commento ad una serie così ricca di dettagli, dallo stile di vita su un vascello di fine XVIII secolo, alla descrizione di combattimenti, arrembaggi, sbarchi, azioni di guerra e di spionaggio, storie d’amore e tanto altro, non può rendere giustizia: consiglio vivamente, agli appassionati di mare, navigazione e storia, la lettura a partire dal primo libro, che vedrete, sarà come un dolcissimo invito a proseguire al libro successivo, che scorrendo facile e leggero, incuriosirà il lettore fino al termine della serie.
Di seguito l’elenco completo, con l’anno di pubblicazione ed il titolo in lingua originale:
1. 1970 - Primo comando (Master and Commander)
2. 1972 - Costa sottovento (Post Captain)
3. 1973 - Buon vento dell'Ovest (H.M.S. Surprise)
4. 1977 - Verso Mauritius (The Mauritius Command)
5. 1978 - L'isola della desolazione (Desolation Island)
6. 1979 - Bottino di guerra (The Fortune of War)
7. 1980 - Missione sul Baltico (The Surgeon's Mate)
8. 1981 - Duello nel Mar Ionio (The Ionian Mission)
9. 1983 - Il porto del tradimento (Treason's Harbour)
10. 1984 - Ai confini del mare (The Far Side of the World )
11. 1986 - Il rovescio della medaglia (The Reverse Of The Medal)
12. 1988 - La nave corsara (The Letter of Marque)
13. 1989 - Rotta a Oriente (The Thirteen Gun Salute)
14. 1991 - Caccia notturna (The Nutmeg of Consolation)
15. 1992 - Clandestina a bordo (Clarissa Oakes, uscito come The Truelove negli USA)
16. 1993 - Fuoco sotto il mare (The Wine-Dark Sea)
17. 1995 - Doppia missione (The Commodore)
18. 1996 - Burrasca nella Manica (The Yellow Admiral)
19. 1998 - I cento giorni (The Hundred Days)
20. 1999 - Blu oltre la prua (Blue at the Mizzen)
21. 2004 - L'ultimo viaggio di Jack Aubrey (The Final, Unfinished Voyage of Jack Aubrey)
Nota
Il 21° libro è incompiuto e limitato a tre capitoli dattiloscritti più alcuni manoscritti delle parti successive, ma nonostante ciò viene pubblicato postumo e messo in commercio dapprima (negli USA) con il titolo di 21.
In italia l’inedito è seguito da un ampio e documentatissimo saggio storico-letterario di Gastone Breccia sulla Royal Navy tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo, in cui vengono illustrati l’organizzazione della flotta, la tipologia e l’armamento dei vascelli, le attrezzature e gli strumenti della navigazione, la vita di bordo e molte altre curiosità.
Un saggio che, come scrive lo stesso Breccia, intende essere «in primo luogo un omaggio a Patrick O’Brian e alla sua opera».
L’ultima frase del grande scrittore inglese è rimasta sospesa a mezz’aria, come il viaggio di Aubrey e Maturin.
Ma è bello pensare – parafrasando una celebre canzone americana della Grande Guerra – che «i marinai non muoiono mai, svaniscono nell’aria».
Le copertine dei libri
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BUONA LETTURA A CHI AVRA’ VOGLIA DI FARLO
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