Cari colleghi AMIREL,

questo messaggio di BENVENUTI IN INTERNET lo invio a tutti voi, innanzitutto per testare se la nostra casella di e-mail è attiva, in secondo luogo perchè con questo messaggio voglio ricordarvi di aver mantenuto la promessa che vi avevo fatto tempo fa, e cioè di far conoscere l'AMIREL al mondo intero.

L’Amirel possiede un sito internet: http://digilander.iol.it/amirel
ed una casella di posta elettronica (e-mail): amirel@libero.it

Grazie ad Infostrada, che concede l’accesso ad Internet a titolo gratuito, questo passo in avanti verso il futuro non ci costa proprio nulla. Oltre al Notiziario, inviato a soci e simpatizzanti per posta, ora avremo anche la possibilità di inserire in Internet i nostri messaggi i nostri programmi e far conoscere a tutti, ma proprio a tutti, noi e le nostre attività.

Penserò io alla gestione del SITO INTERNET AMIREL, ma se qualcuno di voi, esperto di navigazione informatica oltre che di navigazione con modelli, vorrà aiutarmi, sarò ben lieto di fornirgli tutte le informazioni necessarie all'accesso.

Un caro saluto Massimo Parasassi

Roma 18 novembre 1999

(M. Parasassi)

Il grande impegno profuso da alcuni soci in questa grande ... avventura, merita un intero articolo nel prossimo notiziario, in cui presenteremo anche alcune foto riprese durante i lavori.

Vogliamo intanto pubblicare la lettera di ringraziamento inviataci dal Capo dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Marina Militare, C.V. A. Valentini, al quale non è sfuggito il disagio e lo spirito di abnegazione (dovuto alle proibitive condizioni ambientali dei locali messi a nostra disposizione all'interno del Vittoriano da parte dei Beni culturali) sopportato dagli operatori.

Ora l'impegno continua con il restauro dei modelli della Guardia Costiera, all'interno della nostra sede, che non è certo dotata nè di grandi spazi, nè di locali idonei ad uso di laboratorio.

Speriamo che il promesso interessamento da parte delle Autorità interpellate, a metterci a disposizione un'adeguata sede da destinare al restauro, trovi finalmente una soluzione.

La chiacchierata collettiva che si è svolta in parallelo alla gara di Fiano, mi ha spinto a contattare Loris Kanneworff (ben noto delegato alla CIAM per conto dell’AeCI) allo scopo di ottenere qualche anticipazione sul regolamento provvisorio F3K – sigla FAI per la categoria HLG, soprattutto per orientare la progettazione dei modelli.

Sostanzialmente questa nuova categoria F3K avrebbe queste limitazioni:

E’ facile notare che su queste limitazioni è piuttosto agevole progettare un buon modello di partenza pesante, 350-400 gr. in ordine di volo con 26-28 dm2 di superficie alare e con un carico alare di 12-14 gr./dm2; tenendo anche conto del fatto che ormai l’apparato ricevente completo di miniservi e batteria non supera i 100-120 gr., lasciando quindi per la struttura del modello 250-300 gr. che sono sufficienti a patto di costruire leggero e magari adottando qualche filetto o listello di carbonio nelle strutture più sollecitate.

Naturalmente per i più esperti e per le situazioni meteo più ingarbugliate c’è sempre il modello super aerodinamico da 20 – 22 dm2 con un peso in o.d.v. di 270 – 300 gr. che si ottiene adottando: microservi da 9 gr., batterie da 110 – 270 mA e ricevente mini da 7 gr.! e lavorando superleggeri e super sofisticati!!.

Per i più pigri o per i neofiti il mercato offre una vasta gamma di modelli più o meno pronti al volo e più o meno sofisticati (ma anche da allenamento) e quindi per tutte le borse.

Per scambi di idee al riguardo sono volentieri disponibile al numero 067014511.

(a cura della Redazione)

Da " Il Messaggero" del 23.11.99

Concludiamo la serie degli articoli dedicati all’Aeronautica Militare Italiana fornendo la tabella delle corrispondenze dei colori ufficiali e su quali aerei sono usati.