Ultima operazione strutturale sullo scafo, resinatura interna con un tessuto in fibra di vetro leggerissimo (29g/mq se non ricordo male). La sola resinatura non servirebbe a nulla, in quanto la resina di per sé non ha alcuna resistenza: è solo il mix resina+tessuto a conferire la resistenza.
Adesso (cioè quando domattina la resina sarà catalizzata..) lo scafo è veramente rigidissimo. Probabilmente sulle ordinate in carbonio, che pesano da sole ben 40 g si poteva risparmiare un bel po’, ma tant’è...
Lama di deriva pesata, 110 g, non male, considerando la sua robustezza e rigidità. Per la prossima ho comunque in programma qualche modifica che migliorerà resistenza e rigidezza diminuendo il peso.
Lama del timone 18 g, decisamente bene.
Bisogna inoltre considerare che lama di deriva e timone devono essere carteggiati, per cui una parte del pesante stucco a spruzzo verrà ridotto in polvere e asportato.
Intanto, viste le linee dello scafo, che sono risultate abbastanza “classiche” e più simili a quelle di un “Clipper” che di una barca da regata, ho deciso come realizzare l’albero: in legno, con armo tradizionale ovviamente, il che unisce i pregi estetici al risparmio economico...
Domani inizio a piallare l’abete e a fare le giunzioni a parella.