multiscafi

In questa sezione sono riportate le esperienze fatte sugli scafi a vela rc dagli iscritti più attratti dal silenzio del vento... nei capelli!!!

Re: multiscafi

Messaggioda Antonello » 22/01/2013, 21:41

Behh, anche i multiscafi "veri" ( perlomeno il Tornado e l'HobieCat) non è che amino troppo virare di prua......
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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 22/01/2013, 22:25

Certamente la virata di prua con un multiscafo è piu' difficile, la barca è molto leggera rispetto a un monoscafo con deriva e bulbo, ne consegue una minore inerzia che la fa rallentare appena si trova contro vento, questo è valido per le nostre barchette rc, ma penso che non ci sia una grande differenza con quelle in scala 1:1
In seguito ho fatto ho fatto delle modifiche spostando la posizione dell'albero indietro, con il centro velico piu' a poppa le virate di prua sono migliorate, anche se qualche volta c'era da soffrire.
Una cosa pero' non ho potuto evitare, le scuffie, bastava un attimo di ritardo nel lascare le vele o dare timone per orzare che ti ritrovavi con la barca rovesciata, la cosa era piuttosto fastidiosa perchè in quel periodo eravamo nella stagione fredda e ogni recupero diventava un'avventura.

Poi un giorno in rete ho trovato un video su un cat che aveva l'albero basculante sui due lati, dopo una scuffia si raddrizzava, non c'erano delle spiegazioni sul sistema utilizzato, ma è bastata l'idea per convincermi che quella era la strada giusta.
Non è passato molto tempo, dopo qualche schizzo a matita su come realizzare il movimento laterale dell'albero ho deciso di costruire un catamarano piu grande per affrontare anche il mare, lunghezza degli scafi un metro, ma questa volta la costruzione è stata piu' lunga in quanto la decisione era per gli scafi in tessuto fatti in stampo.
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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 22/01/2013, 23:50

E qui inizio a descrivere e raccontare del catamarano da un metro con l'albero basculante.

L'intenzione era quella di costruire anche un trimarano da un metro, infatti nelle foto si vede uno scafo piu' cicciotto che sarebbe il centrale del trimarano, ho realizzato due scafi uguali perchè l'intenzione è quella di fare una versione del trimarano con gli scafi in polistirolo, ma questa sarà la prossima storia

La costruzione inizia con il taglio, la sagomatura e rifinitura dei blocchi in polistirolo per dargli la forma voluta agli scafi.

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Poi ho ricolperto i due scafi con tessuto di vetro e resina epoxi e dopo catalizzata ho rifinito le superfici con carta abrasiva fino alla 220, in seguito ho dato una mano di fondo aggrappante acrilico bicomponente a spruzzo lasciando catalizzare per 8 ore a 30 gradi.

A questo punto ho carteggiato con carta abrasiva fino alla grana 600, ecco gli scafio pronti per ricevere una mano a spruzzo di vernice acrilica, ho preferito il color arancio perchè fa risaltare meglio i difetti, una volta catalizzata ho rifinito bene con carta abrasiva fine grana 800, ho usato acqua saponata per avere sempre la carta efficiente al 100%, adesso il modello è pronto per essere stampato.

Ora bisogna realizzare lo stampo in fibra di vetro che verrà fatto in due metà, si procede preparando una cornice con la forma della mezzeria dello scafo il quale viene inserito e bloccato in posizione mettendo dalla parte interna della plastilina, sulla parte esterna si deve sigillare tutto il contorno, da questa operazione dipende la riuscita per un buono stampo.

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Continuero' alla prossima puntata.
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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 23/01/2013, 12:00

Eravamo rimasti alla realizzazione della prima metà dello stampo.

Dopo aver dato diverse mani di distaccante a cera e una buona lucidaura si procede a realizzare la prima metà dello stampo su questo lato, si vernicia prima tutta la superficie del master e della cornice con gel coat color arancio, poi quando si è quasi indurito ma è ancora appiccicoso si resinano gli strati di fibra, ne occorrono molti strati fino a ottenere uno spessore medio di circa 5-6 mm.

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Dopo 24 ore si puo' estrarre dal semistampo il master con tutta la sua cornice, adesso bisogna pulire bene il contorno tagliando la cornice a circa 4 cm dal master, poi si fanno dei fori di riferimento non passanti lungo la cornice, questi fori saranno la parte femmina delle guide che terranno allineate le due parti dello stampo quando dovranno essere unite per completare l'unione della stampata.

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Si procede con diverse passate di cera distaccante su tutte le superfici e dopo lucidatura si realizza l'altra metà dello stampo, in pratica si ripete quanto fatto per la prima metà.

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Ecco lo stampo finito dal quale è stato estratto il master, dopo una attenta pulizia si danno diverse passate di cera distaccante, una buona lucidatura e adesso sono pronti per realizzare gli scafi in fibra.

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La lavorazione che ho descritto fino a questo punto non vuole avere la pretesa di essere una guida, ho solo descritto il sistema che ho utilizzato per realizzare il mio stampo, anzi se qualcuno vuole dare dei consigli saranno accettati volentieri.
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Re: multiscafi

Messaggioda Armando » 23/01/2013, 15:31

Ciao Franco,
cantieri sempre al lavoro...ed anche questo un lavoro interessante...da seguire.
Non si smette di giocare perché si invecchia...ma si invecchia perché si smette di giocare Immagine
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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 23/01/2013, 22:45

La prima operazione da fare è quella di dare una mano di gel coat bianco all'interno dello stampo, io la do a pennello, ma si puo' dare anche a spruzzo.

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Dopo catalizzato il gel coat si inserisce un primo strato di tessuto.

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Ora si puo' bagnare con la resina facendo attenzione a far aderire bene il tessuto allo stampo, si mettono dei rinforzi nella zona dove andranno fissate le traverse e si continua con un secondo strato, questa operazione va fatta anche sull'altro semi stampo, non bisogna mettere piu' resina di quella necessaria per bagnare il tessuto
Prima che la resina catalizzi completamente con un taglierino ben affilato si taglia a filo il tessuto che sporge dai sue semi stampi e si lascia catalizzare per 24 ore.
Ora si mettono insieme i due semi stampi e si fissano con dei bulloncini messi nei fori fatti in precedenza, dalla parte posteriore che rimane aperta ho sufficiente spazio per incollare all'interno, lungo la mezzeria, un nastro in fibra bagnato con la resina, faccio attenzione che si appoggi bene su tutta la giunzione..

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Passate le solite 24 ore si puo' aprire lo stampo e viene fuori lo scafo, leggero e resistente, la parte esterna è già rifinita e si potrebbe lasciare anche senza vernice.

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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 24/01/2013, 16:57

I due scafi sono uniti con delle traverse in tubo di alluminio con diametro da 16 mm,.
Per poter fissare queste traverse ho realizzato dei blocchetti in resina da incollare sugli scafi,
I blocchetti sono realizzati negli stampi in silicone.

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Sotto il bompresso ho messo dei tiranti per evitare flessioni dovute alla trazione dello strallo di prua.

I due tubetti in alluminio che sono fissati paralleli agli scafi servono per il passaggio delle sartie.

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Ho preferito le derive smontabili, per questo ho realizzato delle guaine in fibra di vetro dove si inseriscono, possono essere bloccate in diverse posizioni.

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La guaina della deriva è incollata, la parte superiore è chiusa col pezzo realizzato in fibra che ha la forma dello scafo

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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 25/01/2013, 10:51

Proseguo con il montaggio del timone, la losca è costituita da un tubetto in alluminio, sul perno del timone
ho incollato un tubetto in carbonio, questo per evitare che con la salsedine si formi dell'ossido fra le due parti.

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La losca con la chiusura in fibra è incollata nello scafo, il timone è montato per controllarne il perfetto allineamento.

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Per il montaggio del servo tiravele e del verricello ho costruito due scatolette in compensato di okumè da 2 mm, queste
verranno poi incollate all'interno degli scafi.

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In queste ultime due foto le scatolette sono incollate nella loro sede, si vedono il tiravele e il verricello posizionati
provvisoriamente.

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Re: multiscafi

Messaggioda franco biplano » 25/01/2013, 18:20

La mia storia continua......... :arrow:

Ho dato una mano di fondo acrilico aggrappante sui due scafi, il colore grigio si presta per
evidenziare i difetti da correggere.

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Sulle derive ho resinato sotto vuoto uno strato di tessuto unidirezionale in carbonio.

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Questa è la squadretta che dovrà trasmettere il movimento dal servo ai due timoni, è realizzata in carbonio,
i collegamenti sono realizzati con uniball.

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Ho riassemblato gli scafi e realizzato una scatoletta in compensato che ho fissato a poppa sopra il bompresso,
contiene il ricevitore e il servo del timone, il rinvio dei timoni è collegato.

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Re: multiscafi

Messaggioda Francesca » 26/01/2013, 0:01

Anche questo promette bene... Intanto, mentre scrivo, guardo con soddisfazione il cat 65 che hai fatto per me bellissimo ed elegante con l'albero basculante. Non vedo l'ora di vararlo al laghetto di Tor di Quinto :D
Francesca

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