Ciao a tutti,
Siamo arrivati ad avere diversi componenti e quindi cominciamo a realizzare gli stampi dei pezzi per l'allestimento della coperta/strutture della nave; a proposito ecco la prima foto della mimetizzazione, c'è ancora da lavorare per invecchiarla!
Per la realizzazione delle copie gli stampi possono essere di due tipi:
- mono blocco o a pozzo;
- in due pezzi o bivalve;
I primi sono molto più semplici da ottenere, sono un blocco unico di silicone che ingloba il pezzo, vanno eventualmente tagliati per estrarre l’originale e permettono la riproduzione di pezzi non troppo complessi.
Gli stampi bivalva invece sono formati da due parti separate e permettono la produzione di pezzi anche molto complessi. Richiedono più tempo perchè sono formati da due colate di silicone separate, hanno bisogno di diversi accorgimenti.
Per la produzione dello stampo utilizzo silicone da colata che ha la caratteristica di essere inodore, atossico, non rovina le superfici con le quali viene in contatto, in pratica è il materiale ideale per questo tipo di lavori. Per poterlo utilizzare deve essere mescolato con un apposito catalizzatore che innesca il processo di vulcanizzazione, ovvero l’indurimento. Per i miei lavori utilizzo il silicone da colata GLS-50 della Prochima che avevo visto a Novegro e sul cui sito potete trovare diversi video tutorial, recentemente ne ho acquistato un'altra marca da una fabbrica vicino a Firenze ... spero abbia la stessa resa perchè il prezzo e' molto più conveniente, vi farò sapere.
Cominciamo dai più semplici, gli stampi monoblocco sono detti anche “a pozzo”, perchè il materiale dello stampo viene colato dall’alto in un contenitore con all’interno l’originale da riprodurre; normalmente realizzo il contenitore in forex ma ho visto su internet chi usa i mattoncini lego o il cartone; il contenitore deve essere piu' largo rispetto all'oggetto da riprodurre, bisogna mantenere un margine di almeno un centimetro perchè uno stampo con pareti troppo sottili corre il rischio di lacerarsi ed inoltre risulterebbe troppo flessibile deformandosi durante la colata della resina. Uno stampo con pareti spesse garantisce maggior durata, una riproduzione fedele dei particolari anche se per contro occorre maggior quantità di silicone e quindi maggiori costi...
Una volta che l’originale è all’interno del contenitore, è il momento di preparare il silicone; per determinare la quantità di silicone necessaria il sistema più comodo è riempire il contenitore acqua ( così posso verificare anche se ci sono eventuali perdite) e poi versare il contenuto all’interno di un bicchiere.
La quantità di acqua in volume sarà uguale alla quantità di silicone necessario, quindi basta svuotare il bicchiere e riempirlo della stessa quantità di silicone Posizionate il bicchiere vuoto sulla bilancia e annullate la tara, iniziate a riempire il bicchiere fino al livello prima occupato dal'acqua e versate il catalizzatore precedentemente prelevato con una siringa, per mescolare usate una spatola lunga e sottile o un bastoncino facendo attenzione a non inglobare aria nell’impasto.
Finito di mescolare lasciate riposare il composto per qualche minuto per far emergere le bolle d'aria che inevitabilmente sono nell'impasto, vi accorgerete lasciando fermo il contenitore per qualche minuto che le bolle continuano a salire in superficie, io lo scuoto anche un pochino tipo vibromassaggiatore ed in effetti ho letto di qualcuno che ha costruito una pedana oscillante. Il silicone va versato in modo che scenda sotto forma di un filo sottile partendo da un angolo/lato del pozzo e non direttamente sull’oggetto, lasciate che lentamente si insinui da solo tutto intorno al modello, quindi ricoprite completamente l’originale tenendo sempre presente il margine di un centimetro. Una volta finito potete scuotere ancora leggermente il contenitore per favorire la penetrazione del silicone e la risalita delle bolle d'aria. Io ho provato anche a metterlo sotto vuoto utilizzando una comune busta per le coperte/indumenti, una scatola e l'aspirapolvere; in effetti se ci sono molte bolle aiuta ma se si procede dalle prime fasi di preparazione e colata dell'impasto in modo attento non e' necessario.
A questo punto non rimane che attendere la completa catalisi per poter poi estrarre l'originale; io cerco di non danneggiare troppo la scatola in modo da poterla utilizzare per conservare lo stampo.
Questo e' oggi il "campo di battaglia"
Alla prossima puntata e ricordate di non mancare ai nostri appuntamenti ... se ne vedono delle belle.
Ciao.