ZERO FIGHTER DE AGOSTINI

[OLI]

Amici inizierei a dibattere su questo aereo che presenta problemi di assemblaggio notevoli e per modellisti piuttosto pressapochisti come il sottoscritto causano notevoli errori di montaggio.
Se ci sono modellisti interessati andiamo avanti.
Ciao
OLI

[OLI]

Questo aereo presenta una serie di difficoltà relative all'assemblaggio.
Da un alto non sono un gran che come assemblatore, dall'altro le istruzioni sono, secondo me, caotiche che vanno di palo in frasca montando e smontando e rimontando un sacco di volte molti particolari.
La colla cianoacrilica che consigliano in quantità molto modesta, secondo me non tiene molto in quanto pur stendendo una quantità di colla ridondante, mi accorgo che dopo un po collassa manipolando gli oggetti troppe volte.
Ecco la cabina pilotaggio:

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Inoltre avvitando la parte superiore dell'ala una linguetta si è divelta ed ho dovuto incollarla.

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Non è un gran che ma così ho salvato capra e cavoli!
Ciao
OLI

[OLI]

Amici,vedete non credo che ci voglia molto per fare questo modello, credo che ci voglia:
"MOLTISSIMO" porca paletta!!!!!
Ma io più di molto non so dare!
Posto delle foto dei miei sgorbi per far coraggio a chi, come me, riesce a combinare più guai che montaggi almeno decenti.
Non me ne intendo molto, ma credo che questo modello, così complesso e particolarmente curato, meritasse ben altra soluzione.
Cero che collegare pari metalliche a parti in plastica occorre una buona colla, ma tutti i collegamenti in metallo avrebbero dovuto, secondo me, venir saldati.
Ali, fusoliera, carlinga ecc, potevano benissimo venir saldate e non incollate.
Certo non è cosa facile occorre saper saldare, avere attrezzature idonee sia per tener fermi i pezzi sia per collocare al suo posto la pasta saldante.
Non è poi così diverso dal metterci la colla cianoacrilica, ma con la saldatura non solo sei sicuro ma puoi anche livellare il tutto con le frese, mentre con la colla puoi solo andare al pronto soccorso per farti staccare le dita !
Ecco come ho dovuto bloccare i supporti per incollare le centine dell'alettone.

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Molte volte mi domando quante mani debbo avere se dovrei tenere fermi i pezzi (cinque o sei) per infilarne degli altri e poi incollarli.
Non so proprio cosa dire.
Certo che qualcuno è già arrivato quasi alla fine e direi con esito più che soddisfacente (Jumper)e gli auguro che non si scolli niente perchè dopo tanta fatica io almeno non andrò a sbattere il modello contro il muro, ma andrò ad incendiare la sede della DeA.
Difficile è stato far combaciare i perni delle cerniere con le fessure dell'alettone e quindi introdurgliele. Ho dovuto correggere le dimensioni dei perni non certo con la carta vetrata come indicato (non sapevo come fare) ma con delle frese da odontotecnico.
Inoltre le istruzioni (penso tradotte da altra lingua) confondono un po' in quanto alcuni particolari sono individuati con nomi diversi (perno/albero) ed uno ci deve pensare un po' sopra prima di capire !
Incollare all'interno? Per me è stato impossibile e l'ho fatto esternamente. L'alettone si muove e le cerniere scorrono liberamente.

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Ciao
OLI
Mariodoxe

[OLI]

Amici scusate ma ho commesso un errore nell'inserire le foto. Non essendo capace di correggere il messaggio, ne faccio un altro.
Ecco l'alettone completo.

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Con le scuse
OLI

[OLI]

Siccome hp molti dubbi sulla tenuta del collante, mi è venuto in mente che, dovendo analizzare nel navimodellismo l'esistenza di collanti in tempi antichi, ho scoperto che in un restauro di un reperto romano è venuto alla luce che parti dello stesso erano incollate con una speciale colla che solo il calore delle macchine fresatrici per la sua pulizia ha fatto venire alla luce.
Se la colla dei romani ha tenuto per duemila anni vuoi che la cianoacrilica non ne sia all'altezza!
Ma forse i romani erano più progrediti di noi. Basta vedere le loro opere rimaste in funzione fino a pochi anni fa(l'acquedotto di una importante città iberica di cui non ricordo il nome)
Ciao
allego il link del collante (copia e incolla)
mysterium.blogosfere.it/2007/12/lattaccatutto-dei-romani.html
OLI

[OLI]

Amici miei oltre ad essere un modellista da strapazzo, questa mattina nel manipolare la carlinga mi è scivolata di mano!

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Ho perso la lastra di rinforzo, ma l'ho potuta rifare con un ritaglio.

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L'ordinata n° 5.5A l'ho rincollata facilmente mentre le paratie parafiamma le debbo pulire dai residui di colla e rincollarla.
Speriamo bene!
Ciao
OLI

[OLI]

Amici, ho rincollato la paratia antifiamma.

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Prima però, e tutto il male non viene per nuocere, ho impostato il supporto del castello motore ed ho potuto aggiustarlo senza problemi.
Ora lo potrò inserire sul parafiamma senza troppi sforzi e quindi senza compromettere l'incollaggio.
Per ottenere incollaggi tenaci, per un errore commesso nel navale, poso su una superficie della colla vinilica a presa rapida e sull'altra superficie della colla ciano acrilica. Sembra una saldatura.
Questo aereo è sempre più un residuato bellico di uno Zero abbattuto ed ora in via di riassetto.
Come già esposto il pilota è caduto assieme all'aereo (era senza paracadute essendo samurai) e quindi si è sentito male vomitando sul cruscotto.
Macchie ormai indelebili.
Dove non arriva l'ingegno arriva la fantasia!
Ciao
OLI

[OLI]

Amici, nel fascicolo n° 50 vengono descritti i passaggi per la realizzazione dei cavi distributori e delle candele. Per i distributori pochi problemi, ma per le candele al punto 24 per incastrare il pezzo nella sporgenza della testa l'ho incollato tenendolo fermo in questo modo.

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Ciao
OLI

[OLI]

Amici per inserire i cavi delle candele essendo l'invito sia sulla candela che sul distributore abbastanza scarso, trovo una certa difficoltà ad incollarceli dentro.
Come spiegato da DeA bisogna per ogni distribuzione aspettare che asciughi per continuare poi a incollarlo sulla candela e sul taglio della sporgenza (incastrato non ci sta)

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Ho pensato quindi di incollare tutti i cavetti da 40 mm sul distributore ed aspettare che asciughino prima di procedere ulteriormente.

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Così guadagno tempo.
Ciao
OLI

[OLI]

Amici sono arrivato al n° 56 dove viene illustrato l'assemblaggio dei correntini della fusoliera di coda .
Per quanto riguarda la precisione dei materiali, nulla da eccepire, è la mia poca manualità e forse la deformabilità dei correntini tanto delicati che hanno fatto si che la fusoliera di coda risulta abbastanza sbilenca.

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Come ho comunque affermato tante volte, questo aereo è stato abbattuto e quindi nel rimetterlo in funzione qualche cosa di ammaccato non sarà stato possibile eliminare.
Spero che finita possa correggere gli sgangheramenti alla bellemeglio! Chissa!
Ciao
OLI