Restauro barca a vela Graupner Gracia

[Francesca]

Nel lontano 2012, quando ancora questo Forum non esisteva, ho preso in carico da una mia zia il restauro di una barca a vela tutta in legno che aveva costruito mio zio negli anni '60. Mi ricordo questo modello a casa degli zii al mare, che ai miei occhi di ragazzina era uno spettacolo e un'emozione. Naturalmente non era radiocomandata, ma andava da sola col vento e per riprenderla bisognava inseguirla con una barca vera…
La barca, in seguito, fu messa in cantina all'umido e all'attacco dei tarli.
Nel 2012 non solo l'ho restaurata superando dei momenti di sconforto, visto lo stato pietoso in cui si trovava, ma l'ho resa anche navigante come di deve, impermeabilizzata e radiocomandata.
Ora i miei zii non ci sono più e i miei cugini me l'hanno data in affidamento perché loro non la faranno navigare mai, così penso che sia diventata di mia proprietà e ne sono proprio contenta.
Tra parentesi non sapevo nemmeno che il kit fosse della Graupner e che si chiamasse Gracia, l'ho scoperto molti anni dopo, quando mi è capitata sul web la foto della scatola.

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Ed ecco le foto del cantiere: le inserirò un po' per volta.
Lo stato di conservazione dello scafo…

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Gli interni e la coperta…

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Per ora mi fermo qua.

[franco48]

Buongiorno , gran bel modello , Complimenti al costruttore , da poche foto si vede che era un esperto

[franco biplano]

Negli anni 60 ho costruito una barca a vela che era appena stata messa sul mercato, era la Gracia della Graupner.
Un'amico architetto mi aveva chiesto di costruirla per lui, penso che non sia mai stata messa in acqua perchè
l'aveva messa in bella mostra nel suo ufficio.
Era una bella barchetta con costruzione tutta in legno con fasciame in tiglio.

[Francesca]

Proseguiamo con lo stato di conservazione del modello.

L'interno dello scafo con frammenti di fasciame.

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Fiancata con anello metallico arrugginito.

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Ponte: vista a poppa con l'asse del timone arrugginito.

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Ponte: vista a prua con binario per il fissaggio delle manovre.

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Ed ora iniziano le operazioni di restauro.

Sverniciatura dello scafo.

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[Francesca]

Proseguiamo con le operazioni di restauro.

Scafo sverniciato.

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Scafo sverniciato. Il fasciame, dalla venatura larga, sembra abete e non tiglio che non ha venature.

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Macrofoto del fasciame dopo la sverniciatura: notare le numerose caverne scavate dai tarli.

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La deriva di piombo fissata con resina epossidica caricata con microfiller.

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Fissaggio della deriva con resina epossidica caricata con microfiller e sfere di vetro cave.

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[Francesca]

E ora si passa alla stuccatura dello scafo, dopo due mani di resina epossidica data esternamente e dove possibile anche internamente.
Questo tipo di stuccatura è abbastanza impressionante su un modello di dimensioni ridotte, ma a me serve per consolidare ulteriormente lo scafo. Ho usato uno stucco epossidico bicomponente della Cecchi leggerissimo, applicandolo con il metodo descritto nel manualetto molto ben fatto Cecchi, Come si vede dalle foto, una prima mano è applicata con una spatola dentata. Dopo un'accurata carteggiatura, viene applicata una seconda mano, questa volta con una spatola liscia, Segue una lunga ed accurata carteggiatura.

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particolare della prima fase della stuccatura.

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Seconda fase stuccatura.

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Lo scafo consolidato e stuccato.

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[Francesca]

A questo punto ho verniciato lo scafo a pennello: nero per l'opera morta; rosso ossido per l'opera viva.

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Dopo di che, dopo aver inserito e fissato con resina epossidica caricata con microfiller un tubo di carbonio che serve come piede d'albero, ho iniziato la listellatura del ponte e della tuga.

Listelli in tiglio e mogano alternati

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Listelli in tiglio e mogano alternati, carteggiati e verniciati a pennello con smalto trasparente lucido.

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Terminata e verniciata la listellatura del ponte, è stata la volta della sistemazione interna dei servi e delle manovre per le vele.

Servo delle vele con braccio lungo in legno.

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Servo delle vele con braccio lungo in legno e rimandi per randa e fiocco.

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Servo timone con base obliqua e tirante in acciaio corto.

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[Francesca]

Verniciatura dello scafo eseguita a pennello con smalti poliuretanici monocomponenti.

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Ed ora si passa al rivestimento del ponte: viste le varie caverne di tarli, la soluzione migliore è stato un rivestimento totale composto di listelli di tiglio e mogano alternati, in seguito verniciati con smalto lucido trasparente.

A poppa, con i vari tunnel dei tarli...

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A prua.

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Listellatura del ponte quasi a metà strada...

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Listellatura del ponte finita e verniciata: prua.

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Poppa.

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Vista d'insieme del ponte.

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