Con luce radente per vedere i difetti, applicazione di una ulteriore passata di olio di gomito non direttamente sullo scafo ma sul retro di un pezzo di cartavetro 150.
In attesa di Resine&C. ( non vedo l'ora di resinare l’esterno per togliere lo scafo dallo scalo e verificare quanto le forme che ho progettato mi soddisfano con la barca vera...) iniziamo con altre costruzioni varie, cioè la dima del bulbo e il timone.
La forma del bulbo è stata progettata in base al peso con questo programma, scaricabile qui
http://www.onemetre.net/Design/Bulbcalc/Bulbcalc.htmIn base ai dati forniti ho creato un file autocad
in base ai quali ho fatto la semisagoma. Si tratta adesso di levigare, e di usare la semisagoma per fare lo stampo per la fusione del piombo. Forse un po’ troppo lunga, questo vuol dire che la sezione frontale sarà un po’ più piccola ma sarà più grande la superficie e quindi la resistenza d’attrito.... vabbé... ormai proseguiamo così.
Il timone è fatto con un asse in alluminio da 4 mm all’interno e un tondo in carbonio da 3 incollato all’interno. Non si vede, ma l’alluminio è stato piegato a L per evitare spiacevoli inconvenienti in navigazione. La pala è fatta con uno strato di balsa da 4 messo in trasversale e due strati da 1 mm in verticale, da resinare poi con un tessuto di vetro leggero e ovviamente rifinire.
Arrivato il materiale, il lavoro ferve.
Taglio con apposito “cartamodello” del tessuto di vetro, due strati, uno da 60 e uno da 25 g/mq
Prima resinatura
e applicazione del tessuto
Non mi è venuto benissimo, le ultime operazioni del genere risalivano a parecchi anni fa, ma nulla che stucco e carta vetro non possano risolvere...
Sono un po’ indietro con i disegni esecutivi, vedremo di mandarli avanti nei prossimi giorni...
Balestrone o armo tradizionale? Questo è il problema....