S.Luigina - motobarca da diporto (by etabeta)
Inviato: 22/05/2014, 0:58
Eccomi con un nuovo modello R/C di una motobarca da diporto che per me ha una storia particolare. Il modello sarà in scala 1:15 per una dimensione di circa 80 cm.
Questa è la motobarca vera
Si chiama S.Luigina ed è lunga poco più di 12m, larga circa 3,90m ed è stata costruita negli anni '50 come peschereccio da mastri d'ascia siciliani nell'ambito di un progetto della regione Sicilia per aiutare i pescatori che avevano perso le loro imbarcazioni in occasione del terremoto di Messina. Di queste imbarcazioni furono costruiti forse trenta esemplari.
Quando mio cognato l'ha acquistata era un relitto abbandonato in un cantiere/deposito di Viareggio. Mio cognato con tanto impegno l'ha amorevolmente riparata, restaurata e rimessa in condizioni di navigare. Io ho avuto l'opportunità di assistere alla sua nuova giovinezza come motobarca da diporto e di essere ospite in qualche bella gita in mare.
La linea è quella tipica dei piccoli pescherecci dei nostri mari e anche dei pescherecci californiani “Monterey”, che venivano costruiti dai nostri mastri d’ascia siciliani emigrati in America.
Grazie alle foto che avevo scattato nel cantiere durante il restauro e qualcosina che ho trovato in internet a proposito dei “Monterey” (in particolare ho trovato il manuale di un modello della Billing Boats), ho creato una prima bozza di disegno, che ho usato come sfondo per modellare lo scafo con Delftship
Dopo alcune iterazioni sui disegni ho reggiunto un compromesso soddisfacente che esprime la stessa armonia di forme dello scafo reale, anche se ovviamente in modo approssimativo.
A questo punto ho potuto generare il "linesplan" per proseguire col CAD.
Partendo dal linesplan prodotto da Delftship, ho sviluppato il progetto esecutivo con il CAD in scala 1:15 per ottenere un modello di 80 cm.
Poiche voglio usare la tecnica dello scafo vuoto, ho disegnato le false ordinate, la chiglia e la falsa chiglia in modo da poterle separare facilmente dopo che avrò completato la posa del fasciame.
Ecco l'elaborato grafico generale in scala 1:15
Ho preparato la tavola dello scaletto sulla quale ho incollato una vista dell'alto del modello e poi ho tagliato le varie parti e le ho montate senza incollarle per vedere se l'insieme poteva andare.
Come mi capita sempre, i progetti dei modelli si evolvono durante il lavoro; infatti ho deciso di fare la motobarca come doveva essere in origine: con un solo motore e senza la spiaggetta (magari poi ricambio idea e la spiaggetta ce la metto lo stesso .
Poi, invece di fare la battura a prua e a poppa ho preferito fare delle guancette sagomate da applicare alla chiglia (a prua e a poppa) per aumentare la superficie di incollaggio dei listelli del fasciame.
Perciò ho ripreso il modello su Delftship e ho definito la posizione dei "buttocks" in modo che mi venissero disegnati i profili delle guancette, poi con il nuovo linesplan, importato nel CAD, ho posizionato l'asse dell'elica e il motore, per segnare dove deve avvenire l'attraversamento della Chiglia.
A questo punto ho ripreso i lavori.
Ho aggiustato il posizionamento delle false ordinate sulla falsa chiglia, poi ho forato le false ordinate perché potessero accogliere dei listelli tondi da 10mm di riforzo e ho nuovamente montato il tutto, verificando il posizionamento.
Poi ho lavorato la chiglia, forando il passaggio per l'asse del timone e tagliando il passaggio per l'asse dell'elica. Ho riassemblato i pezzi della chiglia grazie alle guancette di poppa che avevo opportunamente sagomato.
Ecco quindi la chiglia nuovamente intera con i debiti passaggi per gli assi del timone e dell'albero dell'elica.
Per ora è tutto!
Questa è la motobarca vera
Si chiama S.Luigina ed è lunga poco più di 12m, larga circa 3,90m ed è stata costruita negli anni '50 come peschereccio da mastri d'ascia siciliani nell'ambito di un progetto della regione Sicilia per aiutare i pescatori che avevano perso le loro imbarcazioni in occasione del terremoto di Messina. Di queste imbarcazioni furono costruiti forse trenta esemplari.
Quando mio cognato l'ha acquistata era un relitto abbandonato in un cantiere/deposito di Viareggio. Mio cognato con tanto impegno l'ha amorevolmente riparata, restaurata e rimessa in condizioni di navigare. Io ho avuto l'opportunità di assistere alla sua nuova giovinezza come motobarca da diporto e di essere ospite in qualche bella gita in mare.
La linea è quella tipica dei piccoli pescherecci dei nostri mari e anche dei pescherecci californiani “Monterey”, che venivano costruiti dai nostri mastri d’ascia siciliani emigrati in America.
Grazie alle foto che avevo scattato nel cantiere durante il restauro e qualcosina che ho trovato in internet a proposito dei “Monterey” (in particolare ho trovato il manuale di un modello della Billing Boats), ho creato una prima bozza di disegno, che ho usato come sfondo per modellare lo scafo con Delftship
Dopo alcune iterazioni sui disegni ho reggiunto un compromesso soddisfacente che esprime la stessa armonia di forme dello scafo reale, anche se ovviamente in modo approssimativo.
A questo punto ho potuto generare il "linesplan" per proseguire col CAD.
Partendo dal linesplan prodotto da Delftship, ho sviluppato il progetto esecutivo con il CAD in scala 1:15 per ottenere un modello di 80 cm.
Poiche voglio usare la tecnica dello scafo vuoto, ho disegnato le false ordinate, la chiglia e la falsa chiglia in modo da poterle separare facilmente dopo che avrò completato la posa del fasciame.
Ecco l'elaborato grafico generale in scala 1:15
Ho preparato la tavola dello scaletto sulla quale ho incollato una vista dell'alto del modello e poi ho tagliato le varie parti e le ho montate senza incollarle per vedere se l'insieme poteva andare.
Come mi capita sempre, i progetti dei modelli si evolvono durante il lavoro; infatti ho deciso di fare la motobarca come doveva essere in origine: con un solo motore e senza la spiaggetta (magari poi ricambio idea e la spiaggetta ce la metto lo stesso .
Poi, invece di fare la battura a prua e a poppa ho preferito fare delle guancette sagomate da applicare alla chiglia (a prua e a poppa) per aumentare la superficie di incollaggio dei listelli del fasciame.
Perciò ho ripreso il modello su Delftship e ho definito la posizione dei "buttocks" in modo che mi venissero disegnati i profili delle guancette, poi con il nuovo linesplan, importato nel CAD, ho posizionato l'asse dell'elica e il motore, per segnare dove deve avvenire l'attraversamento della Chiglia.
A questo punto ho ripreso i lavori.
Ho aggiustato il posizionamento delle false ordinate sulla falsa chiglia, poi ho forato le false ordinate perché potessero accogliere dei listelli tondi da 10mm di riforzo e ho nuovamente montato il tutto, verificando il posizionamento.
Poi ho lavorato la chiglia, forando il passaggio per l'asse del timone e tagliando il passaggio per l'asse dell'elica. Ho riassemblato i pezzi della chiglia grazie alle guancette di poppa che avevo opportunamente sagomato.
Ecco quindi la chiglia nuovamente intera con i debiti passaggi per gli assi del timone e dell'albero dell'elica.
Per ora è tutto!