FORUM AMIREL - Associazione Modellisti Romani

Buongiorno Francesca , i miei interventi hanno un solo scopo quello di un semplice parere è senza intaccare i propri sistemi altrui, ti seguo con ammirazione.
serena giornata

franco48 ha scritto:Buongiorno Francesca , i miei interventi hanno un solo scopo quello di un semplice parere è senza intaccare i propri sistemi altrui, ti seguo con ammirazione.
serena giornata

Ma certo Francesco! I tuoi suggerimenti sono sempre benvenuti ed io ho sempre da imparare, quindi, non ti fare problemi di alcun tipo.
Un caro saluto

Ed ora inizio la carteggiatura. In foto, tutti gli strumenti a mia disposizione, elettrici e manuali: li uso tutti!! Proprio oggi, con un raffreddore da cavallo, 'sto polverone non è proprio l'ideale, ma mi sono anche munita di mascherine antipolvere… E poi darò mano agli antistaminici Spero di sopravvivere, ma, visto che ieri ho perso la giornata languendo a letto, oggi, col naso colante e starnutente, vado avanti

Ho terminato la carteggiatura dello scafo. Ora ho dato una prima mano di resina epossidica a pennello, sia all'interno, che all'esterno. Molte altre mani di resina saranno passate in futuro.



A questo punto, prima di andare avanti con ulteriori operazioni sullo scafo, ho deciso che è il momento di iniziare a pensare alla sistemazione della motorizzazione e relativi accessori.
Il motore per un battello a ruote, deve essere necessariamente molto ridotto, cioè fare pochi giri al minuto e, nello stesso tempo, deve avere la forza di spingere energicamente nell'acqua anche perché il modello, avendo un pescaggio notevole, sarà abbastanza pesante.
Non avendo alcuna esperienza su questo tipo di motorizzazione, ho iniziato a cercare... Prima di tutto ho visto e fotografato dal vivo la motorizzazione di Maurizio sul suo Gulnara, Avviso a ruote, che potete cercare e vedere su questo Forum. Da Maurizio ho avuto anche utilissimi consigli su come procedere nella motorizzazione come l'ha fatta lui.



Poi ho iniziato a cercare sul web e ho trovato un forum di modellisti inglesi che costruiscono unicamente modelli di battelli a ruote paddleduks. Non siamo solo noi i matti! Ce ne sono di ancor più matti! come questi di paddleduks
Comunque, grazie a loro, ho scoperto un tipo di motorizzazione diversa, che mi ha incuriosito: due motori ridotti che solitamente servono ai carri armati Heng Long cinesi. I Paddleducks li consigliano per i battelli a ruote, così li ho trovati e acquistati per poco su Banggood.
Funzioneranno? Andranno bene sullo Strongbow? Ancora non lo so, ma per ora ci provo.

Ecco come saranno posizionati.



Il prossimo passo sarà la realizzazione del supporto motori.

Mmmmmm questa parte me gusta mucho......sono curiosissimo di vedere la meccanica di questa imbarcazioni. ....questa è un' esperienza nuova per te Francesca. Sono contento e di seguo!!!!

Mi permetterei di suggerire l'utilizzo, assieme alla resina epossidica, di uno strato, o meglio due, di tessuto di vetro molto leggero, una trentina di grammi/mq.
Provare per credere....

Antonello ha scritto:Mi permetterei di suggerire l'utilizzo, assieme alla resina epossidica, di uno strato, o meglio due, di tessuto di vetro molto leggero, una trentina di grammi/mq.
Provare per credere....

Grazie Antonello. Sì, sto seguendo la costruzione del tuo bellissimo scafo a vela da 1 m. e ho visto che con la resina metti il tessuto di vetro. Penso che una barca a vela abbia comunque molte più sollecitazioni meccaniche rispetto a una a motore: la forza dell'aria sulla superficie velica, che poi si riflette sull'albero e i suoi punti di attacco, lo sforzo nell'acqua del timone, che è molto più grande. In un modello a motore non ci sono sollecitazioni così estreme.
Io ho sempre dato solo la resina in varie mani e non ho mai avuto problemi.
Però mi hai dato un'idea: visto che le ruote sono molto più grandi di un'elica e che ho intenzione di non far passare i relativi assi in un tubetto, ma di farli ruotare direttamente dentro a uno scasso rinforzato sulle fiancate (la linea di galleggiamento è molto più in basso, quindi non dovrebbe entrare acqua), proprio quella zona di scafo dovrebbe subire delle sollecitazioni. Quindi applicherò il tessuto di vetro con la resina epossidica solo all'interno e dove poggiano gli assi delle ruote.
Grazie del suggerimento senza il quale non mi sarebbe venuta questa idea

Buongiorno Francesca , ti seguo con molta attenzione la Tua costruzione, se me lo consenti , evita di far passare gli assi delle ruote direttamente sullo scafo, se ti é possibile di mettere un tubicino flangiato ( tipo oblo) e se ti possibile tutto il gruppo meccanico di avere un solo fissaggio alla base (sull'ossatura).
Buon vento

Ho costruito la base di fissaggio dei motori, che sarà incastrata nell'ordinata centrale. Questa ordinata, proprio in previsione del fatto di dover sopportare uno sforzo maggiore delle altre, l'avevo già realizzata in compensato da 6 mm. invece che da 4 mm. come tutte le altre. In più avevo incollato ai suoi lati altri rinforzi. Il supporto è costituito da due tavolette di compensato da 6mm. incollate tra loro. Ma ecco le foto.



Come si vede dalle foto, ho fatto uno scasso nei longheroni di rinforzo per fare spazio alll'asse dei motori che, in questo modo, risultano esattamente come previsto dal disegno. Francamente ancora sono incerta sulla soluzione del problema dell'unione dei due assi: quello del motore diam. 8mm. e quello delle ruote diam 4 mm. La mia idea era, come avevo detto, fare un foro da 4 mm. negli assi del motore e, brutalmente, incollarci dentro gli assi delle ruote, senza giunti e senza flange in modo che motori e ruote siano un corpo unico da estrarre, nel momento del bisogno, tutto insieme, compreso il segmento di ponte che ci sta sopra.
In alternativa, come mi consigliava Franco48, prevedere un giunto rigido tra i due assi e una boccola sulle fiancate in modo da poter smontare ruote e motori indipendentemente. Mah, non so…ci penserò. Il fatto è anche che i longheroni, utili per la solidità dello scafo, mi lasciano poco spazio per mettere i giunti, a meno che li elimini. Però non vorrei che lo scafo si aprisse come le mie famose scatole... (chi conosce le mie scatole smontopieghevoli lo sa... )

Buongiorno Francesca, ottima la Tua scelta di avere una smontabilità della meccanica senza crearti difficoltà, potrei suggerirti anche questo, posto una Tua foto del modello.Il fissaggio della meccanica con dei dadi autobloccanti e rinforzare come ti suggeriva Antonello il vano motore.