Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Sono qui riportate le fasi di costruzione di modelli a partire da piani di costruzione di cantiere o modellistici, ed anche da piani completamente ridisegnati a partire da documentazione fotografica.

Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 13/01/2013, 22:02

Un saluto a tutti i lettori, Inizio questo nuovo articolo sul progetto che io e Alberto stiamo portando avanti da alcuni mesi: la realizzazione delle corazzate Duilio e Andrea Doria nell' allestimento che avevano alla fine della seconda guerra mondiale; il progetto lo abbiamo equamente diviso rispettando le nostre rispettive "abilita": io mi occupero' delle sovrastrutture mentre Alberto realizzera' lo scafo. Per tutte le foto rimando i lettori al sito dell'amico Alberto che contiene una completa galleria fotografica del progetto, nell'articolo pubblicheremo solo alcune foto per rendere piu' chiaro il testo. Per chi volesse avere maggiori informazioni puo inoltre consultare un'interessante pubblicazione della Profile Morskie, le introvabili pubblicazioni della Bizzarri - Orizzonte Mare - che ha dedicato diversi volumi alle corazzate Doria e Cavour o i piani dell'Associazione Modellisti Bolognesi.

Brevi cenni tecnici.
Le due corazzate nascono con l'esteso rimodernamento, al pari delle corazzate classe Cavour, delle relative ma vetuste corazzate impostate nel 1912 e rimasero in servizio fino al 1956; i lavori, iniziati nei primi mesi del 1937, sulla Duilio furono eseguiti presso i Cantieri Navali del Tirreno mentre per l'Andrea Doria furono eseguiti presso i Cantieri Riuniti dell' Ariatico a Trieste, durarono circa tre anni e riguardarono circa il 60% della costruzione originale.

- Scafo. Il primo grande miglioramento riguardo' la compartimentazione degli scafi e l'applicazione dei cilindri assorbitori tipo Pugliese, l'applicazione di una nuova prora ( sulle Cavour fu semplicemente sovrapposta a quella gia' esistente ) che aumento' la lunghezza degli scafi di circa 10 metri e l'eliminazione delle due linee d'assi piu' esterne; la cintura corazzata al galleggiamento aveva uno spessore di 250 mm ed al termine dei lavori il nuovo dislocamento delle corazzate era a pieno carico di circa 29.380. Le otto caldaie tipo Yarrow subverticali a nafta che muovevano le navi potevano sviluppare circa 87.000 HP a tutta forza ( ben oltre quella stabilita in fase progettuale ) che si traduceva in una velocita' massima di 27 nodi. L'impianto elettrico fu totalmente sostiuito ma durante il periodo bellico non imbarcarono nessun apparato radar; nel dopoguerra, essendo le uniche due corazzate concesse all'Italia dal trattato di pace, prima la Doria nel 1947 e poi la Duilio nel 1949 furono sottoposte a lavori di ammodernamento. La Doria pote' usufruire degli apparati sbarcati dalle corazzate Italia e Vittorio Veneto in disarmo mentre la Duilio, che subi' minori lavori, ricevette due apparecchiature radar inglesi residuati di guerra tipo L.W.S.

- Armamento. Il riammodernamento comporto' l'eliminazione della torre trinata centrale e risulto' quindi composto da:
10 cannoni da 320/43,8 ripartiti in quattro torri, una trinata ed una binata sopraelevata rispetto alla prima a prora sul castello ed una trinata ed una binata sopraelevata poste a poppa;
12 cannoni da 135/45 mm O.T.O. 1937 raggruppati sei a sei in due torri trinate per parte, una sopraelevata, poste ai lati del torrione;
10 cannoni da 90 mm anti aerei tipo Ansaldo 1939 sistemati in torrette singole stabilizzate;
3 mitragliere da 37/54 mm antiaree modello Breda 1932; le armi erano poste su affusti singoli a scomparsa posti sulla linea di mezzeria in coperta a estrema prora;
12 mitragliere da 37/54 Breda in sei impianti binati, quattro a centro nave su apposite piazzuole sulla tuga e due sul cielo della torre due;
16 mitragliere da 20/65 mm anti aeree in otto impianti binati, due posti sul cielo della torre due, due sul cielo della torre tre e quattro sulla tuga in coperta a poppa. Nel 1942 due impianti di poppa da 20/65 furono spostati sul cielo della torre due ed al loro posto furono imbarcati due impianti binati da 37/54; nel dopoguerra gli impianti singoli da 37 mm di prora ed i 20 mm della tuga di poppa furono sbarcati.

- Apparati di punteria. Anche in questo caso gli studi effettuati per le corazzate classe Vittorio Vento furono di grande aiuto. Nel torrione corazzato, partendo dall'alto, troviamo una torretta cilindrica fissa non corazzata dalla cui sommita' sporgeva l'Apparato di punteria generale ( detto A.P.G. ) ed subito sotto una torretta girevole ( prima direzione di tiro )corazzata contenente l'inclinometro ed i due telemetri da 7,20 metri per la misura delle distanze, in caso di avaria si poteva passare alla 2 direzione di tiro posta sul cielo della torre due e era dotata di A.P.G. Nella parte posteriore della torre due si trovava una centrale di tiro ridotta tipo Galilei con stereotelemetro di 9 metri ( analoga sistemazione aveva la torre tre ). La direzione di tiro antisilurante dei pezzi da 135 veniva seguita da due torrette telemetriche poste a dritta e sinistra simettricamente rispetto ai fumaioli a centro nave che contenevano ognuna uno stereotelemetro da 5 metri ed un A.P.G; le due torri da 135 sopraelevate contenevano ognuna uno stereotelemetro da 6 metri e potevano fungere da stazione di direzione del tiro. Le torrette telemetriche antiaeree, anch'esse stabilizzate, erano poste ai lati del torrione leggermente a poppavia e contenevano uno stereotelemetro da 3 metri. Le mitragliere, benche' facessero punteria diretta, erano asservite da due colonnine per il calcolo dei dati di tiro sommari poste su due piattaforme, una a dritta ed una a sinistra, poste sui basamenti delle trorrette telemetriche degli impianti da 135. Sulla coffa proiettori dell' albero di carico era posta una torretta telemetrica di riserva con stereotelemetro di 3 metri; questa torretta venne sbarcata nel dopoguerra e sostituita sul Doria da un radar tipo N.S.A. 1.
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 13/01/2013, 22:18

Duilio con la mimetizzazione nel 1942.
Allegati
doria-1940.jpg
doria 1940
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Duilio 1942.jpg
duilio 1942
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alberto » 15/01/2013, 21:16

Un grande ringraziamento ad Alessandro,
che ha introdotto in maniera puntuale, esaustiva e con indicazioni storiche e bibliografiche, questo progetto.

E solo per i più curiosi :D , vi indico il link in cui è pubblicata la galleria fotografica dell'avanzamento lavori, giorno per giorno, della realizzazione del modello http://www.amnavimodel.it/index_cantiere.html.

E' da fare una doverosa considerazione: in un periodo di crisi come questa, la sperimentazione di materiali "poveri" come il gesso utilizzato per gli stampi, è un'escamotage per abbattere i costi di realizzazioni certamente più "professionali", ma anche più dispendiose.
Ed all'insegna di ciò, durante questa costruzione, verranno utilizzati materiali non propriamente di comune uso modellistico.

Il risparmio unito alla soddisfazione personale, saranno gli obiettivi da raggiungere in questo progetto di squadra.
Siamo partiti in due, Soci AMIREL già da qualche anno, ma non è detto che strada facendo non si possa incrementare la squadra!!! :D
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda franco biplano » 16/01/2013, 10:30

Ciao Alberto, ho visto la tua galleria fotografica, tu e Alessandro state facendo un grande lavoro, la sperimentazione con materiali inusuali rende sicuramente la costruzione del modello molto impegnativa e stimolante, vi seguiro' con piacere.
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 16/01/2013, 19:50

Ciao a tutti i lettori, prima di cominciare la descrizione dei modelli devo ringraziare Alberto perche' mi ha datto la "scintilla iniziale" per iniziare la costruzione.
Iniziamo una descrizione generale dei due progetti che come tutte le sperimentazioni vengono variati ed affinati in corso d'opera; per questo trattandosi in molti casi di sperimentazione e prime volte sara' un piacere ricevere suggerimenti o critiche che ci faranno migliorare nelle nostre tecniche. Da parte mia cerchero' di utilizzare quello che ogni modellista ha, ovvero la sua banca dei pezzi insieme ad oggetti di uso comune che a volte gettiamo ... io non butto nulla per la gioia di mia moglie che ringrazio per la sua pazienza, specialmente per cercare mentre fa le pulizie di non aspirare i piccoli pezzi che inevitabilmente possono "volare via" o rimanere sul tavolo di lavoro. La prima decisione che abbiamo dovuto prendere e' stata la scala; volevamo un modello abbastanza grande da essere trasportato in macchina ed anche che potesse contenere tutte le funzioni speciali che potevamo creare e quindi abbiamo optato per 1/128 che, considerando le dimensioni che avevano le navi ( lunghezza 186,9 metri, larghezza 28 metri ) portano il modello ad una grandezza di tutto rispetto, circa 1,5 metri; la scala ci permetetra' inoltre di poter navigare in squadra con la mia Bismark, nella stessa scala, ed altre navi della Seconda Guerra Mondiale e creare una vera battaglia visto che le funzioni speciali che ci sono venute in mente sino ad oggi vanno dal classico fumo, luci, rotazione delle torrette per arrivare allo sparo delle torrette principali con effetti sia visivi ( vampa ) che sonori ... e siamo solo agli inizi.
Da parte mia avevo gia' iniziato da circa un anno a cercare documentazione sulle navi e sono riuscito a reperire le pubblicazioni della Orizzonte Mare ... una vera botta di fortuna, il progetto in scala 1/100 dell' Associazione Navimodellisti Bolognesi - A.N.B. - che offre tra l'altro anche la vista dall' alto dei vari ponti del torrione e dell'albero di carico e la pubblicazione n. 33 della Profile Morskie ( http://profilemorskie.home.pl/ ) che contiene dei buoni disegni di molti particolari con le viste su tutti i lati e dei fogli di formato 49cm X 24cm tra cui un bel profilo a colori dello schema di mimetizzazione detto "a spina di pesce"; anche internet ha una buona quantita' di documentazione e la stessa Profile Morskie invia le documentazioni oltre che cartacee anche tramite mail in formato pdf, consiglio a tutti di visitare il sito perche' hanno veramente tante belle cose. La scelta di creare degli stampi, che verranno fatti sia per lo scafo che per le sovrastrutture, serve per ridurre il lavoro di riproduzione di particolari ricorrenti ( le due navi salvo qualche particolare erano pressoche' identiche) e per avere la possibilita' di poterli replicare virtualmente all'infinito anche per poterli utilizzare per altri modelli di navi della Regia Marina, per esempio le navi della classe Cavour i cui scafi erano identici a quelli della classe Duilio ... il mio sogno nel cassetto rimane pero' la Roma ... pensaci Alberto.
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alberto » 30/01/2013, 22:25

Oh mamma mia... la Roma!!!
Beh, per ora presentiamo in breve i lavori per la realizzazione dello scafo master da usare poi per gli stampi in gesso.

Analisi piani di cantiere e disegno su compensato di chiglia e ordinate:

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Taglio chiglia e ordinate, rifinitura e montaggio:

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Disegno, taglio ponti e montaggio:

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Riempimento con schiuma poliuretanica... anche troppa!!! :D

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Sbozzatura schiuma e prima levigatura:

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Carteggiatura con carta vetrata a grana media, stuccatura di rifinitura e prime mani di resina epossidica:

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Eliminazione falsa chiglia, ulteriori mani di resina epossidica, levigatura con carta a grana fine e prima mano di fondo:

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E poi pian pianino... :D
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Francesca » 30/01/2013, 22:42

Qua c'è da imparare!!! Soprattutto per chi, come me, non sa nulla di stampi. Bravissimi entrambi, Alessandro e Alberto, vi seguirò con attenzione.
Francesca

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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 02/02/2013, 20:12

Ciao a tutti i lettori,
Cominciamo con la decsrizione della realizzazione delle sovrastrutture partendo dalla tuga che e' stata costruita partendo da un foglio di plasticard dello spessore di 1,5 mm su cui e' stato disegnato il perimetro ricavato dai disegni del A.N.B.; la struttura e' molto lineare e quindi e' stato facile ottenerne la sagoma su cui, grazie anche ad una fotocopia ridotta dei piani, ho riportato con la punta di un compasso vari punti per permettermi di avere dei chiari riferimenti dove posizionare in eguito le altre strutture.

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La foto mostra come poi sia stato usato un profilo a L ( comprato da Bricofer per un lavoro domestico ed avanzato ) per fare il perimetro che poi ho rivestito con plasticard dello spessore di 0,25 mm che ho "rimediato" ( si tratta di un poster pubblicitario della societa' per cui lavoro ... ma non ditelo a nessuno) e su cui ho praticato i fori tondi degli oblo' grazie ad una pinza che normalmente viene usata per fare i buchi alle cinture ( sistema facile che permette di avere vari diametri e cerhi perfetti ); questo sistema mi ha permeso di avere una struttura solida, vuota all'interno, leggera e con uno squadro perfetto.

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Il perimetro e' stato poi completato con le varie porte con i cardini ricavate da listelli di plasticard da 0,25mm, le griglie di aereazione ( rimanenze di fotoincisioni ), i sostegni semitondi sotto le piazzole delle mitragliatrici e sotto le direzioni di tiro dei cannoni da 152 ( utilizzando il tubo di plastica che rimane dai rotolini di carta per le calcolatrici una volta finiti ) e quanto visibile dalle foto in mio possesso. I fori che si vedono sulla parte anteriore della struttura accoglieranno il servo e l'asse che serviranno per far ruotare la direzione di tiro principale.

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Penso che la truttura sia stata l'elemento piu' semplice da costruire e per questo non ho previsto nessuna possibilita' di stampalro, cosa che invece verra' fatto per tutto il resto.
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda Stefano » 02/02/2013, 21:48

Un lavoro fantastico :o :o .. teneteci informati con le varie fasi d'esecuzione.
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Re: Regia Nave Duilio e Andrea Doria

Messaggioda alessandro cenci » 23/03/2013, 11:35

Salve a tutti,
Iniziamo con la costruzione delle sovrastrutture partendo dai due fumaioli. Le due strutture sono pressoche' identiche e variano solo per l'altezza, per la presenza sul fumaiolo piu' a prora di una piccola plancetta e per le basi. La costruzione e' partita dalle fotocopie dei profili in pianta da cui ho ricavato i le sagome in plasticard, che ho poi forato all'interno in modo da creare il passaggio per il fumo e gli interni, distanziate con dei listelli in plasticard.

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Tutta la struttura e' stata rivestita con plasticard da O,50 che a sua volta e' stato rivestito con un'altro strato da 0,25 su cui ho tracciato le linee dei rivetti grazie ad un rivettatore acquistato su internet. L'interno dei fumaioli e' stato completato con le scalette di ispezione così come all'esterno. Le basi deI fumaioli sono state ricavare da un pezzo di forex ( polistirolo pressato ) sagomato e rivestito di plasticard da 0,50; le due basi differiscono nella forma della parte posteriore perche' il fumaiolo piu' a poppa aveva anche le strutture di sostegno dei pichi di carico; comunque ho creato una sola forma, che verra' poi stampata per replicarla, a cui aggiungero' in seguito la parte posteriore.

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La parte superiore del fumaiolo e' stata costruita su una forma su cui ho poi modellato una striscia di plasticard da 0,50; la struttura ha poi ricevuto un secondo strato di plasticard con varie stuccature\carteggiature ed e' stata poi munita dell'intelaiatura fatta di filo di rame saldato.

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Alla base del fumaiolo piu' a prua c'e' anche una struttura con diverse griglie di aereazione che ho ricavato dal solito pezzo di forex rivestito di plasticard da
0,50 lasciando dei buchi un corrispondenza delle griglie ( ricavare dalla banca dei pezzi ).

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