Arduino - magie in pochi grammi e pochissimi Euro
Inviato: 04/05/2018, 15:08
Ciao,
in questo periodo che ci frequentiamo ho visto che alcuni dei nostri modelli beneficerebbero volentieri di qualche alchimia elettronica, fosse solo per renderli più semplici da assemblare e gestire con la radio.
In questo ci viene certamente in contro Arduino, nelle sue molteplici forme e taglie, per automatizzare ed ottimizzare il comando, il controllo e la supervisione di quanto c'è di elettrico sui nostri piccoli gioielli.
Ma cos'è Arduino, il cui nome ci ricorda tanto un personaggio del nostro amato Alberto Sordi? Arduino, che prende il nome proprio dal personaggio appena citato, è quella che tecnicamente si chiama "piattaforma di prototipazione", cioè una piattaforma per mettere a punto il prototipo di un progetto che poi verrà ingegnerizzato e messo in commercio in una forma più adatta allo scopo. In pratica è una schedina con un microcomputer e tanti piedini, di progettazione italiana, che nasce per fare progetti sperimentali. La sua versatilità ed economicità, specialmente nella versione "clone cinese", ha reso Arduino un must per chi si occupa di robotica, automazione, domotica e, perché no, modellismo dinamico.
Cosa sa fare Arduino? Come tutti i computer, è ossessivamente stupido ma veloce e preciso nell'eseguire il compito che gli viene assegnato. Abbiamo capito quindi che lo dobbiamo istruire, come farlo lo vedremo più avanti, ma non abbiamo ancora capito come può aiutarci.
Arduino ha la sua forza nella capacità di avere in ingresso e in uscita un certo numero di piedini (pin) e di gestirli autonomamente ed in modo abbastanza semplice. I piedini possono essere di input o di output e possono gestire sia segnali digitali che analogici. Ai piedini di input possiamo collegare l'uscita della nostra radio, e quindi fargli conoscere i comandi che inviamo al modello, possiamo collegarci sensori di varia natura (tensione, corrente, temperatura, campo magnetico, luce, etc etc) e farlo reagire ai valori letti da questi sensori. Ai piedini di output possiamo collegare attuatori di ogni tipo: rele, servi, mosfet (interruttori elettronici ad alta potenza), led, altoparlanti, etc etc, fino ad arrivare anche all'ingresso dell'eventuale modulo di telemetria della nostra radio, per ricevere nelle nostre mani le informazioni presenti nel nostro modello.
Qualcuno potrebbe obiettare che già le radio sanno fare molte di queste cose, ed è vero, ma la semplicità ed economicità con cui Arduino ci aiuta in queste funzionalità è semplicemente disarmante e ci permette di superare agevolmente i limiti delle radio, specialmente quelle più economiche o datate.
Nel prossimo articolo vedremo i primi esempi pratici.
Alla prossima
Carlo
in questo periodo che ci frequentiamo ho visto che alcuni dei nostri modelli beneficerebbero volentieri di qualche alchimia elettronica, fosse solo per renderli più semplici da assemblare e gestire con la radio.
In questo ci viene certamente in contro Arduino, nelle sue molteplici forme e taglie, per automatizzare ed ottimizzare il comando, il controllo e la supervisione di quanto c'è di elettrico sui nostri piccoli gioielli.
Ma cos'è Arduino, il cui nome ci ricorda tanto un personaggio del nostro amato Alberto Sordi? Arduino, che prende il nome proprio dal personaggio appena citato, è quella che tecnicamente si chiama "piattaforma di prototipazione", cioè una piattaforma per mettere a punto il prototipo di un progetto che poi verrà ingegnerizzato e messo in commercio in una forma più adatta allo scopo. In pratica è una schedina con un microcomputer e tanti piedini, di progettazione italiana, che nasce per fare progetti sperimentali. La sua versatilità ed economicità, specialmente nella versione "clone cinese", ha reso Arduino un must per chi si occupa di robotica, automazione, domotica e, perché no, modellismo dinamico.
Cosa sa fare Arduino? Come tutti i computer, è ossessivamente stupido ma veloce e preciso nell'eseguire il compito che gli viene assegnato. Abbiamo capito quindi che lo dobbiamo istruire, come farlo lo vedremo più avanti, ma non abbiamo ancora capito come può aiutarci.
Arduino ha la sua forza nella capacità di avere in ingresso e in uscita un certo numero di piedini (pin) e di gestirli autonomamente ed in modo abbastanza semplice. I piedini possono essere di input o di output e possono gestire sia segnali digitali che analogici. Ai piedini di input possiamo collegare l'uscita della nostra radio, e quindi fargli conoscere i comandi che inviamo al modello, possiamo collegarci sensori di varia natura (tensione, corrente, temperatura, campo magnetico, luce, etc etc) e farlo reagire ai valori letti da questi sensori. Ai piedini di output possiamo collegare attuatori di ogni tipo: rele, servi, mosfet (interruttori elettronici ad alta potenza), led, altoparlanti, etc etc, fino ad arrivare anche all'ingresso dell'eventuale modulo di telemetria della nostra radio, per ricevere nelle nostre mani le informazioni presenti nel nostro modello.
Qualcuno potrebbe obiettare che già le radio sanno fare molte di queste cose, ed è vero, ma la semplicità ed economicità con cui Arduino ci aiuta in queste funzionalità è semplicemente disarmante e ci permette di superare agevolmente i limiti delle radio, specialmente quelle più economiche o datate.
Nel prossimo articolo vedremo i primi esempi pratici.
Alla prossima
Carlo