Cari amici
Con infinita trstezza devo comunicare al Forum la scomparsa del carissimo Franco Sotgiu, (franco biplano). Già da qualche mese combatteva con coraggio e determinazione contro una grave malattia, che è stata più forte di lui, purtroppo. Franco, che avevo conosciuto proprio attraverso le pagine di questo Forum, nonostante vivessimo a poche decine di km in linea d’aria, era una persona tanto schiva e modesta quanto di qualità eccelse, come persona e come modellista, e mi ritengo fortunato e onorato di averlo potuto considerare in questi sette anni, passati troppo in fretta, veramente come come un Amico.
Chi non ha visto il suo laboratorio e osservato le sue mani lavorare non può avere se non una vaga idea della sua inventiva e della sua bravura. Non solo i suoi modelli erano capolavori di arte modellistica, ma i disegni dei suoi modelli, fatti tutti con la matita e il rapidograf, erano di per sè un piacere da vedere, veniva voglia di incorniciarli e di appenderli in salotto...
E non solo modellismo: Franco era un sicuro riferimento anche per tutti i piloti di ultraleggeri della zona, che non avevano difficoltà ad affidargli la propria sicurezza per la riparazione di un’elica danneggiata o la realizzazione di un serbatoio in vetroresina. Se su quella cosa ci aveva messo le mani Franco si poteva stare del tutto certi non solo di una esecuzione del lavoro fatta a regola d’arte, ma fatta soprattutto con una passione che in lui è durata oltre settant’anni. Tra l’altro, poco prima della sua scomparsa, Franco ha avuto la soddisfazione di realizzare quello che è stato il sogno di tutta una vita, ciòè di veder volare un biplano, progettato e costruito da lui, con un vero pilota a bordo.
L’entusiasmo di Franco era veramente contagioso, sino agli ultimi istanti della sua vita.
Circa un anno fa gli parlai di una mia mezza idea di costruire un modello di barca a vela della lunghezza di due metri, per partecipare ad una regata. Ebbene, non solo fu entusiasta dell’idea, ma anche in una delle ultime conversazioni telefoniche avute pochi giorni fa, con una voce resa ormai flebile dalla malattia, mi ricordò del progetto e mi esortò a terminare rapidamente lo studio dello scafo e i disegni perché non vedeva l’ora di mettersi a lavorare su questo progetto... non solo, ma mi disse che, durante la degenza, aveva schizzato dei modelli di “Luna rossa” che aveva intenzione di realizzare, coi i foils funzionanti! ed era alla ricerca di un esperto di elettronica che gli desse una mano...
Purtroppo non avrò più la possibilità di andare nel suo campo di volo e di passargli in gran fretta la radio quando le mie scarsissime capacità di pilotaggio mettevano un modello in una condizione di volo particolarmente.. diciamo così,“critica”.
Cielo limpido visibilità illimitata per te Franco...